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In Spagna Robin e il Messenger aiutano i giovani a parlare di sesso, droga e alcol

 
Daniele Semeraro (D@di)
13 Gennaio 2008
10 commenti
Robin

In Spagna è stata lanciata un’interessante iniziativa congiunta governo-Microsoft per parlare ai ragazzi più giovani e ascoltare le loro problematiche in tema di sesso, alcol e droga. L’iniziativa è rivolta proprio a parlare la stessa lingua di ragazzi e ragazze, senza pregiudizi né vergogne, attraverso l’uso della chat, e in particolare di Msn Messenger. Dall’altra parte della chat, un robot, chiamato Robin, che riconosce le domande dei ragazzi (o almeno ci prova) e fornisce loro delle risposte.

Utilizzare il servizio è molto semplice (ma, ovviamente, bisogna conoscere lo spagnolo): basta inserire tra i propri contatti l’indirizzo di Robin ([email protected]) e subito si potrà iniziare a interagire con lui. Il robot è stato programmato per parlare di diversi argomenti delicati, dalla contraccezione alla prevenzione dell’Aids, dall’interruzione di gravidanza alla “pillola del giorno dopo” fino all’assunzione di alcol e droghe.


Purtroppo alcune prove effettuate da giornalisti e blogger denotano ancora una certa difficoltà di Robin a rispondere a delle domande che normalmente potrebbero essere poste da ragazzi tra i 12 e i 17 anni, tra cui quelle sulla masturbazione, sull’omosessualità, sulla “prima volta”, sul sesso anale. Ma probabilmente è solo questione di tempo, e il robot (e, ovviamente, il team di esperti tecnici-psicologi che gli stanno dietro) imparerà presto a rispondere anche a queste domande.

Cosa ve ne sembra dell’iniziativa? Sicuramente, se messa in funzione come si deve, si tratta di un ottimo strumento per riuscire a parlare con i ragazzi di problemi che li riguardano molto da vicino, senza ovviamente metterli in imbarazzo e con la riservatezza che la rete e la chat offrono. Mi rivolgo ai genitori: voi incoraggereste i vostri figli a utilizzare questo servizio? Oppure non vi fidereste delle risposte che potrebbero ottenere?

Via | El Pais
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  • #1Beef

    > Mi rivolgo ai genitori: voi incoraggereste i vostri figli a utilizzare questo servizio? Oppure non vi fidereste delle risposte che potrebbero ottenere?

    – Domanda inutile da rivolgere loro. Forse e’ proprio li’ il problema… se e’ necessario istituire un chatbot in sostituzione di una sana educazione sessuale da parte dei genitori, significa che quest’ultima e’ ai minimi storici, sia in quantita’ che in qualita’.
    Come dire… siamo alla frutta.

    13 Gen 2008, 12:21 pm Rispondi|Quota
  • #2Gabriele

    Stai trascurando un particolare molto importante!!
    In molte casi i figli si imbarazzano a fare, al proprio papà o alla propria madre, domande riguradanti il SESSO L’ALCOL E LA DROGA!
    Di consegueza, non chiedendo E rimangono ignoranti in questo campo!
    (MOLTI NON CONOSCONO IL PRESERVATIVO L’AIDS E LA DIPENDENZA DALLA DROGA!)
    Quindi questo servizio è molto utile e importante … ovviamente mi auguro che le risposte che i giovani ricevano da “robin” siano GIUSTE E ADEGUATE!!!

    13 Gen 2008, 2:04 pm Rispondi|Quota
  • #3Beef

    Bingo, pivello: se aspettiamo che i figli vengano a chiedere a noi stiamo freschi. Mai e’ successo e mai succedera’: e’ COMPITO BEN PRECISO degli adulti istruire i figli. Non attendere, aspettare o creare macchine che facciano al posto loro il loro DOVERE.

    13 Gen 2008, 2:17 pm Rispondi|Quota
  • #4Gabry

    Cavoli mi piacerebbe testarlo ponendogli delle domande “simil 14enne” però non conosco una cippa di spagnolo! :-/

    13 Gen 2008, 6:12 pm Rispondi|Quota
  • #5davide impegnato

    Siamo arrivati al lavaggio del cervello.

    Il Ministero della Salute, in collaborazione con Microsoft, ha infatti deciso di lanciare una singolare iniziativa: Robin, un contatto di messaggistica istantanea automatizzato a cui i ragazzi spagnoli potranno rivolgersi per togliersi ogni dubbio riguardo al sesso e al consumo di alcool.
    Claudio Mastroianni. Articolo intero: http://www.pubblicaamministrazione.net/e-government/news/355/spagna-un-robot-per-spiegare-il-sesso.html

    Il Governo spagnolo, che per avvicinarsi ai ragazzi dai dodici ai diciassette anni ha deciso di utilizzare uno degli strumenti più utilizzati dai giovani iberici: Windows Live Messenger.
    Articolo intero: http://www.diregiovani.it/gw/producer/dettaglio.aspx?ID_DOC=7471

    Riassumendo, sto parlando di un nuovo servizio di Microsoft, pagato dal governo spagnolo, per rispondere alle domande più intime dei ragazzini spagnoli: se hai bisogno di parlare con qualcuno di sesso o di droga, beh, basta che ti rivolgi a Robin e lui ti risponderà.

    Perché non sono d’accordo?
    Presto detto: anzitutto, il servizio viene erogato soltanto attraverso Messenger, il programma di chat della Microsoft disponibile solo per chi usa Windows (o MAC), il che è già di per sé deprecabile. In secondo luogo, come è possibile demandare a un computer e ad un risponditore automatico la formazione dei ragazzi? non sto parlando di bruscolini, sto parlando di moralità delle persone! quello che una volta si discuteva con la famiglia, con gli insegnanti, con i corsi di sessualità, con i preti, tra amici, con gli adulti, …. quelli argomenti adesso sono lasciati a Microsoft che, attraverso il suo Messenger, insegnerà ai ragazzini la sessualità e come comportarsi nel caso di droghe o alcool.
    Come noto, nel mondo ci sono moltissimi punti di vista su ognuno di questi argomenti, come è possibile che un governo FINANZI e spinga i ragazzi della propria nazione a seguire i consigli che vengono impartiti da Microsoft?
    Trovo raccapricciante pensare ad una società che fa quello che vuole il più grande colosso dell’informazione mondiale, Microsoft appunto. Tutti ad ubbidire ai suoi comandamenti, convinti che sia la strada giusta.

    Ma sì, dagliela, che vuoi che sia, tanto dopo resta comunque a te!
    Ma si, che vuoi che sia, per un rapporto occasionale ogni tanto, mica ti fa male…
    Ma sì, siamo in un mondo civile e aperto, anche se vai sull’autobus col culo di fuori, al massimo apprezzano…

    Io trovo assolutamente immorale questa cosa, lasciare l’educazione della gente a Microsoft (o chiunque essa sia, anche cippalippa.org) attraverso un computer programmato per dire sempre le stesse cose, impartire gli stessi consigli e convincer le persone che quello che dice è giusto.

    Disonore al governo spagnolo per questa scelta assurda.

    Davide Impegnato

    14 Gen 2008, 12:15 am Rispondi|Quota
  • #6davide impegnato

    Ps. c’avevano già provato con Babbo Natale per i bambini ed erano finiti a parlare di sesso orale…

    14 Gen 2008, 12:16 am Rispondi|Quota
  • #7giovanna

    ritengo che gli spagnoli abbiano trovato un ottimo modo per far aprire i giovani ed informarli sui vari argomenti scottanti che riguardano la loror adolescenza.visto che i genitori nn sanno piu’ fare il loro mestiere “il mestiere di vivere”.nn si curano dei figli e se i figli stessi hanno dei problemi i genitori fanno come gli struzzi mettono la testa nascosta cosi nn vedono,nn sentono nn parlano e nn duraro la fatica di educare.

    14 Gen 2008, 11:43 pm Rispondi|Quota
  • #8giovanna

    inoltre ritengo che anziche’ nascondersi nel perbenismo clasico movimento a noi contemporaneo, forse dovremmo aprire maggiormente gli occhi e vedere cm i nostri figli soffrono. io sn una mamma di due figli 21 e 16 e mezzo. ho lottatto prima cn la grande e finalmente ha acquisito il suo status. ora mi distruggo ogni giorno per lottare cn il piccolo che nn e’ stato fortunato nelle sue scelte, privo degli anticorpi per vivere ha fatto numerosi errori ed io sempre pronta ad afffrontare di tutto con lui anche se lui nn e’ d’accordo. quanta necessita’ di strumenti validi ramite il pc di avere risposte di avere aiuto da personale specializzato che collabori con i pochi genitori che ancora oggi tentano di fare i genitori.se ne avete voglia rispondetemi.sara’ un piacere scambiare opinioni in merito.grazie.

    14 Gen 2008, 11:49 pm Rispondi|Quota
  • #9giovanna

    cosa significa che il mio commento e’ in attesa di essere moderato

    14 Gen 2008, 11:52 pm Rispondi|Quota
  • #10Beef

    Cara Giovanna, l’errore non e’ tuo: un genitore da solo non puo’ farcela. E’ normale per il figlio non seguire l’esempio del genitore, visto molto spesso come ostacolo alle proprie liberta’.
    Per questo possiamo solo _mostrare_ ai figli che ci sono delle alternative, altri modi di pensare, vedere, vivere. Ma se quello che passa per tv, quello che si vede in strada, e’ solo il cattivo esempio, su quali termini puoi fare dei paragoni? Su quali esempi puoi costruire un discorso basato sula comparazione e analisi delle diverse realta’, quando ce n’e’ solo una, menefreghista ed ipocrita?
    La risposta ovviamente non ce l’ho, in quanto, per il motivo che ho detto prima, non posso mettermi dentro io come termine di paragone: verrei ignorato con un “ma tu sei mio padre/madre/parente”.

    15 Gen 2008, 4:31 pm Rispondi|Quota
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