Geekissimo

Bionic body armor, IBM la spara grossa

 
Marina Mazzoni (Jazia)
17 Febbraio 2009
19 commenti

Big Blue stavolta ha fatto un passo davvero troppo lungo, nella miriade di brevetti che l’azienda porta a casa annualmente ne ha depositato uno davvero particolare e forse troppo intraprendente.

Il brevetto, depositato il 3 febbraio scorso, ha come oggetto “Bionic body armor“, sì avete letto bene, l’invenzione ideata da IBM è una sorta di armatura ultra-tecnologica capace di proteggerci in tempo reale dai proiettili.


La tuta non agisce come potremmo erroneamente pensare, proteggendo il nostro corpo dal colpo ma bensì evitando che il bersaglio riceva il proiettile. L’armatura infatti sfrutta una serie di sensori elettromagnetici costantemente in ascolto capaci di analizzare l’ambiente circostante in cerca di una ben precisa gamma di onde elettromagnetiche indice dell’arrivo di un proiettile e nel caso in cui ci sia pericolo, rilascia una serie di scariche elettriche che stimolano i nostri muscoli in modo da costringere il nostro corpo a scansare il proiettile in arrivo.

Come può un’armatura fare tanto? L’idea di IBM è piuttosto semplice, i sensori della tuta sono interfacciati con un controller che analizza i dati in arrivo dai sensori con il duplice scopo di scovare l’eventuale pericolo e calcolare la traiettoria per salvare il bersaglio dall’aggressione. Nei progetti di IBM, inoltre, è previsto che l’armatura riesca a proteggere la totalità del corpo, testa e gambe comprese.

Con un’invenzione così John Lennon sarebbe ancora tra noi, questo è certo, ma ci sfugge un po’ il senso di questo brevetto. Che il patron di IBM si senta minacciato da qualcuno tanto da correre ai ripari? Ed infine, chi mai accetterebbe di sperimentare i primi modelli di armatura bionica? Noi, no di certo. Chi fosse tanto curioso da voler dare un’occhiata al brevetto depositato clicchi qui.

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Commento

  • #1Jasha

    Beh, questa idea non e’ totalmente nuova. Comunque invito l’autore dell’articolo di fare uno sforzo di fantasia e di pensare che un brevetto del genere potrebbe essere tranquillamente ceduto ad un qualsiasi ministero della difesa diventando una piccola miniera d’oro.

    Non penso sia stato ideato per proteggere noi panciuti personaggi drogati dello schermo.

    17 Feb 2009, 12:45 pm Rispondi|Quota
  • #2Carlo

    Quoto Jasha e poi vorrei dire ke nn sarebbe difficile da testare con qlk animale a disposizione…

    17 Feb 2009, 1:07 pm Rispondi|Quota
  • #3Marina Mazzoni (Jazia)

    @Carlo
    per la verità sarebbe decisamente meglio fare i test con dei manichini, non ci voglio nemmeno pensare ai test sugli animali! nell’articolo cercavo solo di fare dell’ironia!
    ciao! 😀

    17 Feb 2009, 1:14 pm Rispondi|Quota
  • #4cigAro

    cioè potrei schivare i proiettili come Neo in Matrix? XD

    17 Feb 2009, 1:37 pm Rispondi|Quota
  • #5paolo

    @ Marina Mazzoni (Jazia):
    se stimola i muscoli non penso abbia molta efficacia sui manichini…

    17 Feb 2009, 2:01 pm Rispondi|Quota
  • #6Acid

    si già mi vedo la cavia che schiva un proiettile ma si spezza da solo l’osso del collo per un movimento involontario della muscolatura….lol

    17 Feb 2009, 2:08 pm Rispondi|Quota
  • #7Carlo

    Volevo proprio dire la stessa cosa di paolo ;P

    17 Feb 2009, 2:57 pm Rispondi|Quota
  • #8help!!

    @ Carlo:
    testalo tu allora..noXD

    17 Feb 2009, 3:36 pm Rispondi|Quota
  • #9roller

    quindi si diventa più veloci di una pallotola ???

    17 Feb 2009, 3:47 pm Rispondi|Quota
  • #10Carlo

    @ help!!:

    Lo faccio se funge bene ;P

    17 Feb 2009, 5:06 pm Rispondi|Quota
  • #11lucio

    sarabbe maglio pensare all ibm sul suo campo e non a trovate come riportate nell articolo,tenete conto che il suono viaggia ad una velocita di 420 km h. un proiettile anche di piccolo calibro viaggia ad un non minimo di 800,se fate i conti i tempi di reazione sarebbero insopportabili da qualsiasi essere viviente,cioe neanche una macchina potrebbe tanto,e il paradosso di achille tra la lepre e la tartaruga.pero se volete provate…

    17 Feb 2009, 6:35 pm Rispondi|Quota
  • #12Manwe

    Mi piacerebbe vedere la reazione del corpo all’arrivo di vari proiettili da varie direzioni… il corpo spezzato in 2…

    17 Feb 2009, 7:41 pm Rispondi|Quota
  • #13FrancescO

    In effetti il sistema mi è oscuro…E l’applicazione piuttosto improbabile. Invece di creare qualcosa di costruttivo, la tecnologia evolve sempre prima verso la guerra.
    Ma come fa il congegno a sapere che sta arrivando un proiettile? e, salvo grandi distanze, si ha decimi o centesimi di secondo dallo sparo all’impatto, come ci sta coi tempi a calcolare traiettoria ( massa proiettile, vento, velocità, movimento del bersaglio (cioè lui stesso), distanze, …), calibrare gli impulsi elettrici, mandarli ai muscoli, movimento dei muscoli?
    Senza contare tutte le giuste contestazioni già espresse sopra.
    Se davvero funzionasse, cosa cambierebbe? NIENTE: le guerre si farebbero col lanciamissili anziché con i fucili. Oppure IBM creerebbe un congegno di mira per fucili in grado di prevedere la reazione del giubbotto e sparare di conseguenza in modo da colpire il bersaglio ugualmente.

    17 Feb 2009, 9:20 pm Rispondi|Quota
  • #14Neo

    Scusa lucio

    Non so in che mezzo ma la velocità del suono nell’aria è intorno ai 1200 Km/h ti devi essere confuso con i m/s

    17 Feb 2009, 9:46 pm Rispondi|Quota
  • #15lucio

    Mach 1 1.227 K/m circa. Nell’aria, la velocità del suono è di 331,5 m/s a 0 °C e di 343 m/s a 20 °C

    17 Feb 2009, 10:13 pm Rispondi|Quota
  • #16lucio

    NEO hai ragione, lapsus,scusate.

    17 Feb 2009, 10:22 pm Rispondi|Quota
  • #17iXion

    emh…abbastanza assurdo O.o

    18 Feb 2009, 1:44 pm Rispondi|Quota
  • #18torels

    Non oso immaginare cosa succederebbe in caso di sparatoria, invece che con un singolo proiettile… -.-”
    Credo che avrebbe dei risvolti decisamente pericolosi

    18 Feb 2009, 6:29 pm Rispondi|Quota
  • #19che te lo dico a fare

    Il fatto che sia stato brevettato non vuol dire che sia fattibile o che ci stiano lavorando su.
    Non dimentichiamo che negli USA si può brevettare quasi tutto.
    C’è chi ha brevettato persino il click del mouse dopo decenni dalla sua nascita

    19 Feb 2009, 3:23 pm Rispondi|Quota