Facebook utilizza le foto degli utenti per le pubblicità? No, è una bufala

Se siete assidui frequentatori di Facebook, avrete sicuramente letto sulla bacheca di molti vostri amici il seguente messaggio:

Da venerdì 24 Luglio Facebook utilizzerà le foto degli utenti nei banner pubblicitari che appariranno sui profili dei loro amici. E’ legale perché previsto nelle condizioni d’uso accettate con l’iscrizione; questa la PROCEDURA PER EVITARLO: Andate in -> Impostazioni ->Impostazioni sulla Privacy ->Notizie e Bacheca -> Inserzioni di Facebook -> Presenza nelle Inserzioni di Facebook: impostare il valore a “Nessuno”

Non è corretto dirlo a giochi fatti, ma ammetto di aver sentito puzza di bufala sin dalla prima lettura di queste righe così allarmistiche (e non abito nei dintorni di alcun allevamento). Un po’ come successe con i disastrosi trattati sul sistema Palladium[?] che, insieme a delle doverose analisi sui rischi legati all’adozione di tale architettura, giravano sulla grande rete poco prima che debuttasse sul mercato Windows Vista.

E infatti, puntuale come un orologio svizzero, è arrivata la smentita del manager of policy communications di Facebook Barry Schnitt, il quale ha chiarito che le voci circolate sono assolutamente false e che il popolarissimo social network ideato da Mark Zuckerberg non ha affatto cambiato le sue politiche in ambito pubblicitario.


È invece vero che alcune applicazioni di terze parti, violando i termini di utilizzo di “Faccialibro“, sfruttano le foto e le informazioni fornite dagli utenti (spesso inconsapevolmente, visto che non si leggono quasi mai le condizioni di utilizzo prima di cliccare sul fatidico pulsante “Consenti accesso”) per delle pubblicità che lo staff del sito intende rimuovere al più presto, anche grazie alle segnalazioni fatte dagli stessi utenti.

In sintesi, il vero pericolo per la privacy degli utenti (che comunque non è in una botte di ferro dal momento in cui decidono di condividere su una qualsiasi rete sociale i propri dati) è spesso rappresentato da questi stessi che, come sottolineato anche dall’analista Rik Ferguson di Trend Micro, accettano che una marea di applicazioni abbiano un accesso pressoché incontrollato alle proprie informazioni più sensibili, foto comprese.

I consigli per vivere una vita tranquilla su Facebook, quindi, sono sempre gli stessi: diffidare dagli allarmisti dell’ultima ora ed evitare (o disinstallare dal proprio profilo) le applicazioni provenienti da fonti poco certe.

Se poi volete far vedere al mondo intero le vostre foto sexy di quando, a torso nudo, avete fatto la gara di rutti con il bagnino del “lido Angelica”, fate pure. Ma non dite che non vi avevamo avvertiti.

Via | Secure Computing

Foto | Image Chef

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