Sapevate che “l’inventore” di Bing è italiano?

Lorenzo Thione

Bing è il motore di ricerca semantico di Microsoft che è spuntato fuori da qualche mese a questa parte. Questa la storia che sappiamo tutti e che ormai è entrata a far parte del background culturale della rete.

Quello che non tutti sanno è che Bing nasce vanta sangue italiano. Nasce infatti negli uffici della Powerset, un’azienda creata in California da Lorenzo Thione e altri due partner. Lorenzo Thione al momento è al vertice del progetto Bing dopo aver venduto per 100 milioni di dollari la Powerset alla Microsoft.

In un’intervista ad i-Italy.org, un magazine di cultura italo-americana con sede a New York, ha raccontato un po’ della sua storia, di come la Powerset si è fatta strada nella Silicon Valley a caccia di investitori fino ad arrivare ad essere contesa da alcuni pezzi grossi della Valley, fino ad essere venduta alla Microsoft.


Nelle sue parole non si legge un eccessivo entusiasmo per la svolta Microsoft, anche se mai esplicitamente si espone a sfavore, come è ovvio che sia. In particolare rimpiange, di già, i tempi dell’avventura, dove durante il giorno si cercavano investitori e durante la notte si lavorava a quello che oggi tutti noi conosciamo come Bing.

Un po’ di amarezza si avverte quando alla domanda “Lorenzo, do you think leaving Italy was the only thing you could do to realize your projects?” (Lorenzo, pensi che l’unico modo di realizzare i tuoi progetti fosse quello di lasciare l’Italia?), Lorenzo risponde con un secco “Sì”, motivandolo con la necessità di trovarsi in un luogo pieno di opportunità e con capitali destinati ad investire sulle nuove tecnologie.

Quello che dice riguardo Bing in quanto tecnologia è poca cosa, il motivo per cui abbiamo voluto riportarvi questa storia è un altro. Lorenzo Thione è un giovane italiano appassionato come molti di noi che a 23 anni ha lasciato l’Italia per andare nella Silicon Valley, dove 30 anni dopo è diventato milionario ed è a capo di uno dei progetti più ambiziosi di Microsoft.

Detto in altre parole questo significa che Lorenzo Thione, non trovando terreno fertile nella sua terra natia, ha dovuto trasportare le sue idee, i suoi successi ed i suoi capitali altrove, dove hanno evidentemente trovato un futuro florido. Per l’Italia questo si traduce in un altro cervello in fuga, un’altra storia di italiani all’estero che hanno avuto successo e accumulato fortune. Fotune e successi che potrebbero risollevare le sorti dell’Italia in tempi da web se lasciate prosperare in casa propria, anziché dover lasciare il bel paese in cerca lidi più rispettosi dell’articolo 22 della “Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo“:

Articolo 22

Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l’organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.

27 commenti su “Sapevate che “l’inventore” di Bing è italiano?”

  1. ma dai valido? davvero? io mi ci trovo zero…

    però sono sempre disponibile a cambiare idea…

    cos'ha di veramente speciale questo Bing?

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      Diventa un motore semantico. Il primo che sembra capire la logica delle frasi, sicuramente ad oggi quello più avanti in questo campo.

      Nelle altre lingue è un mediocre motore di ricerca.

      diciamo che dopo l'articolo su WIRED tutti hanno scoperto che Bing è di un italiano….

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  2. Giusto per informazione, il motore costruito da Lorenzo è disponibile solo per la versione americana di bing. La sua è un'innovazione davvero geniale nel campo della ricerca online, che non ha nulla a che vedere con il motore di Google. Chi avrebbe mai pensato di utilizzare l'analisi logica del testo come "motore" di ricerca? Credo nessuno! Ed è proprio in questo che bing si differenza dagli altri motori…e credetemi, è nettamente migliore di google (e vi sta parlando una persona che di google utilizza tutti i suoi servizi).

    Altra cosa, l'intervista di Lorenzo è stata trattata da Wired di Novembre. Vi invito a leggerela, che è davvero interessante. Spiega un pò come funziona il suo bing 😀
    http://www.wired.it/magazine/archivio/2009/09/sto

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  3. (…) "a 23 anni ha lasciato l’Italia per andare nella Silicon Valley, dove 30 anni dopo è diventato milionario ed è a capo di uno dei progetti più ambiziosi di Microsoft." non notate niente di strano? Facendo due rapidi calcoli, adesso Lorenzo dovrebbe avere 53 anni… A me risulta che ne abbia 30… Mah…

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  4. Giusto per informazione, il motore costruito da Lorenzo è disponibile solo per la versione americana di bing. La sua è un'innovazione davvero geniale nel campo della ricerca online, che non ha nulla a che vedere con il motore di Google. Chi avrebbe mai pensato di utilizzare l'analisi logica del testo come "motore" di ricerca? Credo nessuno! Ed è proprio in questo che bing si differenza dagli altri motori…e credetemi, è nettamente migliore di google (e vi sta parlando una persona che di google utilizza tutti i suoi servizi).

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  5. Wired ne ha già parlato il mese scorso ….

    Per provare tutte le potenzialità di Bing devi impostarlo nella versione americana… quella italiana è un pò indietro in quanto a servizi…

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  6. Wired di ottobre ha la copertina dedicata proprio a lui.in ogni caso per sfruttare in modo totale la potenza di Bing occorre usarlo in inglese/americano!

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  9. Fiero che ci siano italiani che si stanno affermando a livello mondiale nel mondo dell'informatica, speriamo ce ne siano di più e che non occorra andare negli USA ma rimanere in Italia! Complimenti Lorenzo!

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  11. Se Bing non si usa in versione completa è ovvio che rispetto ad altri sia povero….ma ti garantisco che è spettacolare in versione finale….ad esempio il visual search è veramente utile e divertente….

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  12. Fa non poco schifo bing, mi è piaciuto però l'articolo perchè spiega molto bene i tristi "cervelli in fuga" in Italia ormai si pensa solo allo sviluppo politico e a rubar soldi ai cittadini,, sviluppo culturale, web, tecnologico etc 0!

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  13. @scrubs
    Le mappe saranno anche belle ma le foto satellitari di Bing sono le più vecchie (meno aggiornate) in assoluto sia rispetto a Google che rispetto a Pagine Bianche.

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