Geekissimo

Adobe Flex, verrà integrato in Zend PHP!

 
@mister6339 (Michele Laganà)
19 Settembre 2008
22 commenti
ZEND PHP Tecnology

Il linguaggio PHP è sicuramente il futuro della programmazione WEB. La maggior parte dei siti che vedete ogni giorni, hanno, anche solo una riga in codice PHP, questo perché il PHP è un linguaggio molto versatile e di semplice utilizzo. Con il PHP siete in grado di interagire con il server chiedendogli di fare determinate operazioni, inoltre, potete sviluppare applicazioni che richiedono l’utilizzo di un DataBase MySQL. Per farvi capire quanto è utilizzato il PHP, vi basti pensare che tutti i CMS attualmente in circolazione, sono scritti in PHP, a parte alcune eccezioni, che sono in altri linguaggi.

Insomma, il PHP è un ottimo linguaggio, che ogni Geek che si rispetti conosce come le proprie tasche. Il PHP è un linguaggio in grado di interfacciarsi alla perfezione anche con le applicazione in Flash. Oggi però non voglio farvi una lezione di PHP, non mi compete e non ho le capacita necessarie per portare avanti questo tipo di argomento, sicuramente Googoleggiando un po’ troverete qualche buon tutorial. Oggi su Geekissimo vi voglio dare una notizia riguardo al mondo PHP e alla sua possibilità di interfacciarsi con FLASH.

Come tutti sapete, Adobe, giusto lo scorso anno, ha acquistato la software House Macromedia, che ora lavora sotto il controllo dei dirigenti Adobe. Adobe in questi ultimi anni sta sviluppando sempre più software dedicati alla produzione di applicazione per il WEB. Oggi vi parlo di AdobeFlex, un programma che presto vedremo all’interno della piattaforma Zend PHP.


E’ questa la notizie di oggi, nei prossimi giorni verrà stretto un accordo tra Zend PHP e Adobe, che favorirà l’integramento di Adobe Flex con il software ideato da Zend per lo sviluppo in PHP. L’integrazione di questo software nello Zend Sudio, permetterà la creazione di applicazioni Flash nelle pagine in php in un modo ancor più facile. si potranno creare pagine per siti internet con all’interno Chat personalizzate, e tanto altro, insomma, potrete creare dei siti veramente unici.

Insomma, gli sviluppatori WEB, con l’unione di queste due applicazioni si potranno divertire a creare nuove applicazioni WEB, potranno dare l’argo spazio alla loro fantasia. Complimenti a Zend e Adobe per l’iniziativa presa a favore deli utenti, veramente un’ottima idea.

Via | ComputerWorld
Categorie: Internet, News, Programmazione
Tags: Adobe,  flex,  Internet,  php,  web,  zend, 
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  • #1DAXweb

    “Il linguaggio PHP è sicuramente il futuro della programmazione WEB”….

    opinabile…..
    molto opinabile…

    19 Set 2008, 9:27 am Rispondi|Quota
  • #2io78

    come non quotarvi 🙂

    19 Set 2008, 11:01 am Rispondi|Quota
  • #3Alessandro

    Beh dire che "Il linguaggio PHP è sicuramente il futuro della programmazione WEB" mi sembra parecchio azzardato. Sicuramente è un linguaggio semplice da utilizzare e molto diffuso nel mondo linux proprio per la sua semplicità, ma quando bisogna affrontare progetti web di una certa complessità .NET o Java sono le soluzioni più plausibili per il loro reale orientamento ad oggetti.

    19 Set 2008, 11:44 am Rispondi|Quota
  • #4Shu

    L’articolo è infarcito di inesattezze, ma anche i commenti finora non scherzano, eh.

    Java non è object-oriented, è object-based. Non si può scrivere procedurare in Java, solo a oggetti.
    .NET è un framework e non un linguaggio di programmazione. C# è a oggetti, C#.NET è C# che usa .Net

    E infine, PHP è a oggetti dalla versione 4 (vecchia di 7-8 anni, e “ritirata” giusto un mese fa. La 5, in alcune cose, è più a oggetti di Java (in altre meno). Dalla 5.3/6.0 ci saranno anche i namespace (per alcuni la mancanza più grave della 5).

    Zend Framework è infatti un framwork (come .Net, per dirla in soldoni) per PHP5 e superiori, object-oriented.

    Progetti web “di una certa complessità” come Digg, per dirne uno, sono in PHP…

    Ho come l’idea che chi ha commentato conosca PHP solo per aver visto in libreria “PHP and MySQL for dummies”…

    19 Set 2008, 12:17 pm Rispondi|Quota
  • #5Michele Lagana’ (Mister6339)

    Mi piacciono questi commenti. Ognuno ha la propria idea in merito. Certo perché non argomentare le vostre tesi…sono curioso…

    PS.
    Non è un commento cattivo, sono curioso di sapere come mai la pensate così, pura curiosità da Blogger! 🙂

    19 Set 2008, 1:42 pm Rispondi|Quota
  • #6Alessandro

    Argomenterò meglio le mie tesi.

    Quando ti trovi di fronte a progetti di una certa dimensione, con un team abbastanza ampio è difficile pensare a PHP come alternativa.

    Ecco alcuni punti fondamentali:
    – PHP è un linguaggio interpretato, mentre Java e .NET sono compilati, il che li rende nativamente più veloci di PHP. (PHP necessita di un plugin/estensione per avere una specie di precompilazione)
    – PHP non è un linguaggio fortemente tipizzato, il che lo rende più vulnerabile ad errori. Java e .NET hanno una forte tipizzazione delle variabili migliorata notevolmente con l’adozione negli ultimi anni dei generics.
    – PHP ha introdotto solo nell’ultima versione l’utilizzo di oggetti e la programmazione OOP (non completamente), mentre .NET e Java nascono come linguaggi ad oggetti.
    – PHP usa una propria sintassi, orientata ai linguaggi di scripting, mentre Java e .NET usano una sintassi C-like nettamente più manutenibile (ma questo punto per molti potrebbe essere solo un mio punto di vista).
    – .NET permette di sviluppare con diversi linguaggi, dal più diffuso C# al VB.NET passando per Jscript.NET, Python, Perl, Java (J#), COBOL, Eiffel, Delphi (sono più di 25)
    – Java esiste da moltissimo tempo e ha una comunità di sviluppatori PROFESSIONALI più ampia di quella di PHP

    Ed infine un piccolo mito da sfatare: PHP non è l’unica piattaforma “free”. Se pur è vero che PHP e Java sono Open Source mentre .NET no è anche vero che in tutti e 3 i linguaggi si può sviluppare utilizzando strumenti gratuiti e tutte e 3 le piattaforme sono gratuite. Per non parlare del fatto che volendo, nel mondo .NET, si può sempre usare Mono che è la “riscrittura” open source del progetto .NET di Microsoft.

    19 Set 2008, 2:26 pm Rispondi|Quota
  • #7Esaone

    Php sicuramente non è una scelta in ambito Enterprise o Corporate per portali, i CMS che vedi pubbilcati sono per la maggiore relativi a siti amatoriali, se non per qualche eccezione, questo grazie alla sua facilità e capacità di diffusione in ambiente Open.
    Quello che è certo che l’affermazione “Il linguaggio PHP è sicuramente il futuro della programmazione WEB” è troppo forte e le argomentazioni per dichiararlo è appunto che sicuramente non rientra nello scenario di una certa categoria di siti…se poi vogliamo parlare di diffusione quello è un altro paio di maniche, ma JAVA, .NET sono gli imperatori in ambito professionale.

    Bye

    19 Set 2008, 3:31 pm Rispondi|Quota
  • #8Esaone

    19 Set 2008, 4:14 pm Rispondi|Quota
  • #9Michele Lagana’ (Mister6339)

    @ Alessandro:
    Molto ma molto più chiaro. Grazie! 🙂

    @ Shu:
    Grazie anche a te per il tuo intervento!

    @ tutti:
    Ringrazio tutti per i commenti. Sempre più interventi, sempre più conoscere! 😀

    19 Set 2008, 4:17 pm Rispondi|Quota
  • #10Alessandro

    @Esaone: Beh la popolarità non un indice molto affidabile per definire “il linguaggio del futuro” ma è una pagina molto interessante. Oltrettutto io non penso proprio che possa esistere un linguaggio del futuro ma solo alcuni linguaggi più utilizzati di altri. Il mondo dell’informatica cambia troppo velocemente per fare certe affermazioni.

    @Shu: Concordo con te su quasi tutto. Anche io ho commesso delle inesattezze ma se mi permetti nessuno ha detto che PHP è un pessimo linguaggio (anzi) ma solo che a livello enterprise è più facile ritrovare applicazioni in Java o .NET proprio per le limitazioni del linguaggio PHP, limitazioni che sono il suo punto di forza nel medio piccolo. Prendere Digg come esempio non mi sembra corretto, sono certo che ci sono diverse applicazioni di grosse dimensioni scritte in PHP ma si discuteva sulla diffusione in ambito enterprise e non sulla singola applicazione.

    19 Set 2008, 4:26 pm Rispondi|Quota
  • #11Shu

    @Alessandro

    OK, se parli di diffusione sono d’accordo con te: in ambito Enterprise sono più diffusi Java e .Net.

    Ma io non sono convinto che sia (solo) per motivi tecnici. A quei livelli molto spesso conta di più l’avere un’azienda dietro. Java e .Net hanno Sun e Microsoft. PHP ha Zend…

    Non conosco benissimo .Net (non ne ho mai avuto a che fare), ma ho per le mani un server su cui girano applicazioni in Java, e posso fare confronti con PHP.

    Java è sì compilato (in bytecode, però), ma gira all’interno di una virtual machine. Questo ha vantaggi e svantaggi. Uno degli svantaggi è la pesantezza. A parità di server e di accessi si fanno girare un centinaio di siti in PHP non compilato e una decina di siti in Java compilato. Compilando anche PHP e usando una bytecode cache il rapporto si alza a circa 50:1. Java ha dalla sua la scalabilità su cluster, in modo quasi automatico, per cui basta aggiungere una macchina, configurarle a modo, e raddoppi le prestazioni, mentre in PHP devi farlo “a mano”, ma appunto per quello che ho detto sopra, devo arrivare a una cinquantina di macchine con Java per pareggiarne una con PHP. 🙂

    Per quanto riguarda lo strict typing ok, ma tra i linguaggi che stanno crescendo più velocemente ci sono python e ruby, entrambi con tipizzazione debole, come PHP. Oltre a javascript e actionscript. Tra l’altro, in PHP puoi “indurire” un po’ la tipizzazione, anche se non coi tipi base, grazie sia al type hinting nelle funzioni, sia all’introspezione.
    E` vero che è più error-prone, ma documentando bene le API e con un po’ di attenzione, il risultato netto è di avere prestazioni e flessibilità maggiori. E puoi usare il duck-typing, mentre in Java sei costretto a definire n interfacce.

    Anche PHP ha una sintassi (molto) C-like. Basti pensare alle graffe, al for(;;), al $i++, all’operatore ternario. Molti lo vedono come un difetto, soprattutto perché replica fedelmente le funzioni di libreria di Unix/Linux in certi casi, creando confusione tra, per esempio, str_replace() e strlen() (perché uno con l’underscore e l’altro no?)

    I generics di Java non sono altro che un tentativo di introdurre la tipizzazione debole cercando di mantenere un certo controllo a compile time. Lo stesso controllo lo puoi implementare in PHP:

    class Collection {
    private $_objtype = null;
    public function __construct($classname=”Object”)
    $this->_objtype = $classname;
    }
    public function add($obj) {
    if ( ! ($obj instanceof $this->_objtype) ) {
    throw new Exception(“Unhandled type”);
    }

    }
    }
    class Car { … }
    $coll = new Collection(“Car”);

    Tra l’altro, .Net consente di usare anche PHP tra i suoi linguaggi. 😉 Anche se, a dire il vero, è molto sperimentale (http://www.sitepoint.com/blogs/2004/12/26/php-sharp/). Si può usare PHP anche in una Java Virtual Machine (http://www.caucho.com/resin-3.0/quercus/), e spesso è anche più veloce di PHP base (senza cache e compilatore) e di Java.

    Svantaggio di PHP, come giustamente noti, è la mancanza di sviluppatori professionali. La semplicità del linguaggio si è portata dietro orde di smanettoni. Ma ce ne sono anche di molto capaci, vedi progetti come Drupal, Zend Framework, Symfony, ecc.

    Vantaggi di PHP, oltre alle suddette prestazioni, sono, per esempio, i magic_methods, che permettono di fare l’override di funzioni e variabili di classe, o di caricare automaticamente dei file quando si istanzia un oggetto. Ha un’enorme libreria di classi e di funzioni, sia di base che come estensioni. Si collega a molti database, da SQLite a Oracle passando per MySQL, Postgres, SQLServer, ODBC, ecc. Ha una marea infinita di script e classi già pronte e disponibili come open source, e altrettanta documentazione su qualsiasi aspetto della programmazione, oltre che del linguaggio. Ha una comunità enorme.

    Basta, ho scritto anche troppo 🙂

    19 Set 2008, 5:24 pm Rispondi|Quota
  • #12Alessandro

    Tutto verissimo, purtroppo anche l’esasperante lentezza della virtual machine Java.
    Quello ti che contesto è però lo stesso atteggiamento di chi vuole difendere a spada tratta Linux anche quando mostra palesi difetti. Non fraintedermi, sei molto esperto e l’hai dimostrato. Quello che voglio dire è che per dimostrarmi che anche in PHP si possono creare delle specie di generics (che comunque in .NET sono fortemente tipizzati a differenza degli ArrayList) hai dovuto creare un codice abbastanza lungo e contorto. Credo che questo approccio non dimostri che PHP sia all’altezza ma che con artefizzi può diventarlo.
    Sono d’accordo con te che in PHP sono scritti ottimi progetti ma ti posso assicurare che dovresti provare a vedere la differenza tra un progetto PHP (anche ottimo come Drupal) ed un progetto Enterprise in .NET con una netta separazione tra codice e grafica, tra eventi client e server, ecc… credo proprio che sarai d’accordo con me che la differenza c’è e si vede.

    Poi, certo, spaghetti code può essere scritto in .NET, Java, PHP, Ruby, ecc… 😉

    19 Set 2008, 5:40 pm Rispondi|Quota
  • #13Shu

    @Alessandro
    Lungo e contorto? Il cuore del tutto erano tre righe di costruttore e tre di check in una funzione.
    Tutto il resto era una dimostrazione del funzionamento.

    A parte che comunque adattare il comportamento di un linguaggio a quello di un altro è sempre complicato e quasi mai corretto, ma vorrei vedere il sorgente di java.utils.Collection.

    Prova a fare questo in Java:

    function __autoload($classname)
    {
    require_once(“/usr/lib/php5/classes/” .$classname. “.php”);
    }
    $a = new MiaClasse();

    e a fargil caricare MiaClasse.php da quel path senza doverlo fare a mano.
    Come minimo devi fare un factory che conosca già la classe, la riconosca con uno switch, la istanzi e te la ritorni con una chiamata statica tipo

    factory::getClass(“MiaClasse”);

    Comunque no, non volevo difendere PHP a spada tratta.

    La netta separazione di cui parli la puoi ottenere in qualsiasi linguaggio, solo che in Java (e anche in alcuni template engine per PHP) viene raggiunta con un linguaggio aggiuntivo (struts, XML+XSLT, ecc.), mentre spesso in PHP (vedi Drupal, Zend Framework) viene usato lo stesso PHP anche per il templating, per aumentare le prestazioni.

    Di codice Java ne ho visto, che tenta questa separazione, e ad un certo punto la separazione è talmente netta che non capisci più come interagiscono i componenti. Guardando una classe non capisci da dove gli arrivano i dati (perché le query sql sono definite in un XML di configurazione che viene caricato automaticamente dall’application server) o dove vanno a finire (perché l’html è in un file che non sai come viene collegato alla classe che guardi).
    Ci ho dovuto fare debug e avrei preferito sbattere la testa contro il muro 8 ore di fila.

    Non dico che Java sia un brutto linguaggio, eh (anche se c’e` di molto meglio, compreso C#), solo che PHP non è così “amatoriale” come molti lo definiscono.

    19 Set 2008, 6:59 pm Rispondi|Quota
  • #14Esaone

    Ammaza eh che è una guerra all’ultimo codice?
    Qui si discuteva sull’affermazione non sulla bontà o meno , o pregi e difetti da farne quasi una lotta….
    Stà di fatto che, nel bene o nel male, il php a livello Enterprise o Corporate viene rilegato a progetti di seconda importanza e non sicuramente come linguaggio per progetti “impegnativi” o di “grande immagine” o “funzionalità”, questò è il mercato, questi sono i numeri…questa è la realtà di oggi.
    Se poi domani il php prenda maggiore piede questo non lo so’ (non so’ mago) ma a vedere il quadro di oggi è certo che le aziende non rivoluzioneranno i loro investimenti (sopratutto di questi tempi) per andare verso il PHP.

    Notte…

    19 Set 2008, 10:45 pm Rispondi|Quota
  • #15Massimo

    @ DAXweb:
    Giusto, semmai è il presente 🙂

    20 Set 2008, 12:15 am Rispondi|Quota
  • #16Skyline

    @Shu
    Hai detto tutto.

    @Esaone, ci sono più progetti GRANDI in PHP che in altri linguaggi, oltre a quelli citati direi facebook, il social network più grande al mondo

    20 Set 2008, 12:41 am Rispondi|Quota
  • #17Esaone

    @ Skyline:
    …non ho detto che non esistono, rileggi meglio il mio post…la realtà dei fatti è un altra, gira nelle aziende e poi mi saprai dire. Passo e chiudo

    20 Set 2008, 1:10 pm Rispondi|Quota
  • #18Skyline

    @Esaone
    so benissimo cosa hai detto, nel mondo del web PHP è il più utilizzato nelle aziende no, ma sappiamo tutti perchè, alle aziende non piacciono cose opensource e free. stesso discorso lo si può fare con linux, alternativa a basso costo a windows.
    secondo le aziende, se paghi è migliore.

    20 Set 2008, 2:00 pm Rispondi|Quota
  • #19Alessandro

    @Skyline: non è esattamente come dici tu secondo me.

    Nelle aziende si pensa al fatturato non all’ideologia del software libero e a quella del software closed. In una azienda si usa windows perchè la gente si trova meglio, perchè è più semplice e perchè c’è meno da lavorarci (nonostante i virus). Io personalmente ho tentato di inserire linux nella mia azienda per risparmiare i costi di licenza ma mi sono dovuto scontrare con il fatto che la gente non si trova a suo agio, un pò perchè viene da windows un pò perchè l’applicazione più importante OpenOffice non è ancora all’altezza di Microsoft Office e i problemi sono troppi … per non parlare dei problemi legati all’hardware (non si può dover compilare i driver di un modem adsl comprato quest’anno!)

    Inoltre tu dici: “nel mondo del web PHP è il più utilizzato nelle aziende no, ma sappiamo tutti perchè, alle aziende non piacciono cose opensource e free”, vorrei ricordarti però che Java e .NET sono entrambi free e Java è pure OpenSource, quindi il tuo discorso non regge. L’unico motivo per cui le aziende preferiscono quei linguaggi è perchè sono nati per la realizzazione di applicazioni professionali, cioè totalmente object oriented al contrario di PHP che lo è diventato successivamente. E’ inutile fare esempi di grandi portali che utilizzano PHP, nessuno ha messo in dubbio che PHP sia un ottimo linguaggio, ma semplicemente che non è adatto nativamente alla realizzazione di grandi applicazioni (i motivi tecnici li ho già elencati prima).
    Alle aziende interessa sviluppare applicazioni software che, oltre che performanti, siano anche scalabili facilmente e soprattutto manutenibili. Mantenere nel tempo (parliamo di anni, a volte anche decine… non come i siti web) una applicazione sviluppata in PHP è molto più difficile che una sviluppata in .NET o Java.

    22 Set 2008, 12:51 am Rispondi|Quota
  • #20Shu

    @Alessandro.
    Il discorso di usare Windows e non Linux è abbastanza lungo e contorto, e lo riassumerei in una sola parola: “abitudine”. Ma lasciamo perdere.

    Java è open source completamente solo da meno di un mese. E` stato reso open source il grosso circa 6 mesi fa.
    Prima era closed source, tranne le specifiche del linguaggio base che erano standardizzate e quindi “copiabili” ma solo riscrivendo la VM (come hanno fatto IBM e altri)

    .Net è tutt’altro che free (nel senso “software” del termine). Il core di .Net è gratis, ma diversi componenti sono a pagamento. Anche qui le specifiche del core sono standardizzate (come Java all’inizio), ma alcune librerie sono coperte da brevetti e licenze che non permettono nemmeno di riscriverli (vedi Mono che non ha le parti web di .Net appunto per questo motivo).

    Java non è nato per realizzare applicazioni professionali. E` nato per fare applet web sui browser. Quando javascript e flash lo hanno soppiantato (aiutate da MS che poi lo ha tolto dal CD di Windows) ha cercato di diventare un linguaggio general purpouse, ma era già finito col diventare standard sui cellulari e inglobato negli application server, quindi si è sviluppato solo lì.
    Quando è successo PHP non esisteva ancora, Visual Basic era appena nato e ci si facevano i gestionali per Windows. Le CGI si facevano con Perl e C. Quindi Java è stato un enorme passo avanti. Per quel periodo.

    Dopo il “colpo gobbo” si è messa a creare un concorrente: .Net con C#.

    In tutto questo comunque Java ha continuato a mantenere il marchietto Sun, e una rete di consulenti e uomini di marketing capillare a livello internazionale.
    Quando hai un’azienda e ti viene lì l’omino a dirti “ti diamo una soluzione in Java. C’è dietro Sun, e anche un po’ IBM, mica pizza e fichi” e uno subito dopo “ti diamo una soluzione in PHP, c’è dietro Zend, eh!” tu imprenditore italiota cosa scegli?
    Te lo dico io: Java. Perchè?
    – Hai qualcuno a cui pensi di poter dare la colpa se non funziona qualcosa
    – Puoi vantarti con gli amici al bar (“sai, adesso lavoro con IBM…”)
    – “Nobody got fired for choosing [Sun|IBM|Microsoft]” è un detto vecchio di una ventina d’anni.

    All’estero sono stati un pochino più lungimiranti e qualcuno si è accorto che la Sun non gli avrebbe mai ridato i 100.000 euro spesi per il sito nel caso non funzionasse, ma si sarebbero dovuti rivalere comunque sull’aziendina di paese che gliel’aveva venduto, quindi tanto valeva avere un team interno o affidarsi a tecnologie che almeno costassero meno.

    Detto questo, per quanto sia convinto che non è per niente preciso, guarda il trend su tiobe tra linguaggi statici (Java, C, C++ e C#) e quelli dimanici (PHP, Python, Ruby, Javascript). I primi calano, i secondi crescono. Se conti che C# e C++ stanno crescendo, significa che Java e C stanno perdendo molto di più di quanto non stiano crescendo i linguaggi dinamici.

    O nel mondo tutti sono impazziti e usano linguaggi “non professionali” (alias “non statici”) oppure c’è qualcos’altro sotto.

    22 Set 2008, 7:00 am Rispondi|Quota
  • #21Skyline

    Ancora una volta ha detto tuto Shu, PHP è allo semplice ma allo stesso tempo potente.
    puoi farci ca**atine e puoi farci cose davvero professionali 😉

    22 Set 2008, 10:22 am Rispondi|Quota
  • #22Alessandro

    @Shu: Hai ragione, lasciamo perdere il discorso Windows/Linux, la pensiamo diversamente e rischieremmo di allontanarci troppo dalla discussione sui linguaggi.

    2 piccole precisazioni prima di discutere sul vero contenuto. Java è stato reso open source in gran parte 2 anni fa (novembre 2006) ed il framework .NET è da sempre free. Mono implementa anche la parte web, sul sito ufficiale trovi le informazioni: http://www.mono-project.com/Guide:_Porting_ASP.NET_Applications. Quello che non è free in .NET è Visual Studio (nelle versioni professional e superiori) anche se addirittura Microsoft fornisce Visual Studio quasi completo (nelle versioni Express) gratuitamente anche per un utilizzo commerciale.

    Fatte queste doverose precisazioni rispondo alle tue affermazioni. Prima di tutto non penso che una società possa pensare solo ed esclusivamente al nome del linguaggio, io spero che, come nelle realtà che ho vissuto, ci sia un project manager che decida in base a questioni di budget, di conoscenza dei linguaggi da parte del team di sviluppo e soprattutto in base al linguaggio più adatto per sviluppare l’applicazione richiesta.
    Inoltre, come già avevo risposto ad Esaone, credo che la popolarità di un linguaggio non sia un indice della sua qualità in ambito professional. Dire che PHP sta crescendo vuol dire che molti più progetti vengono sviluppati in PHP, ma siamo sicuri che questi progetti siano in ambito enterprise? O più probabilmente parliamo di siti e blog? Ci vorrebbero statistiche più dettagliate.

    22 Set 2008, 10:23 am Rispondi|Quota