Geekissimo

In Australia la rete sarà off-limits per tutti i giochi violenti

 
Gabriele Falistocco
27 Giugno 2009
5 commenti

2009-06-26_183851

Spesso su Geekissimo si parla di censura sul web, anche tramite articoli anche molto approfonditi, poichè il tema è quanto mai attuale ed escono molte notizie su queste tematiche ogni giorno.

In Australia, da tempo, si stanno tentando strade politiche e tecniche di controllo di tutto il traffico Internet. I più accorti ed informati avranno capito che la terra decantata spesso come mito di libertà, in realtà, si stia dotando di apparati censori degni dei regimi più autoritari, come quello cinese.

I videogiochi in Australia vengono classificati secondo un sistema di rating, simile a quello in uso in tanti altri stati del mondo. L’unica, grande, differenza risiede nel fatto che i videogiochi possono essere classificati, al massimo, fino ai 15 anni. I videogiochi violenti, come Fallout 3, modificano il loro contenuto per poter essere venduti senza problemi all’interno del paese, poichè non potrebbero essere classificati come giochi, ad esempio, per over 18. In poche parole nessun gioco che non è in grado di essere venduto ad un 15enne può essere venduto in Australia.


Ora questo provvedimento, già esistente da diverso tempo in Australia, verrà esteso anche alla rete Internet, andando a toccare, oltre ai titoli per console (che diventeranno impossibili da giocare o da comprare anche all’estero), anche per semplici giochi basati su tecnologia flash e raggiungibili online.

Mentre la rete si prova a mobilitare contro un simile diniego, il senatore australiano promotore della legge, tal Stephen Conroy, sono stati inseriti all’interno della prima short list dell’Internet Villain 2009.

E voi che cosa ne pensate di un simile divieto? I governi fanno bene o fanno male nel continuare in questa opera di edulcorazione dell’informatica e della rete?

Via: Arstechnica

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Commento

  • #1Federico

    Lo stato non può permettersi di sostituirsi alla figura dei genitori. Sono loro a dover scegliere cos’è meglio per i figli. Che poi ci sia poca autocoscienza nelle famiglie è un altro conto, ma lo stato non può interferire con l’educazione dei giovani se non attraverso il sistema scolastico.
    Questo è quello che penso.

    27 Giu 2009, 11:00 am Rispondi|Quota
  • #2m4l3f1c

    questo non farà altro che aumentare la pirateria!

    27 Giu 2009, 11:37 am Rispondi|Quota
  • #3‘2’924

    meno male che qst gioco nn è violento……

    http://s2.gladiatus.it/game/c.php?uid=62126

    In ogni caso i 15enni d’oggi possono giocare,secondo me, a tutti i giochi esistenti

    27 Giu 2009, 11:51 am Rispondi|Quota
  • #4Similgoogle

    NOOOOOO! Che brutto! Stanno rovinando quel fantastico paese che è l’Australia!

    27 Giu 2009, 12:19 pm Rispondi|Quota
  • #5murray

    si stia dotando di apparati censori degni dei regimi più autoritari, come quello cinese.

    ..aggiungo: o come quello italiano, che tanto che l’ italia è una repubblica democratica non ci crede piu nessuno, la differenza è che qui ci censurano e nemmeno ce ne rendiamo conto! (l’italia nella classifica dei paesi piu “liberi” è mooooooooooooooolto in basso! (non ricordo dove di preciso ma a livelli terzo mondo (o pure peggio!)))

    27 Giu 2009, 4:06 pm Rispondi|Quota