Geekissimo

Il Ministero dell’Economia ferma Zopa in Italia

 
Gabriele Falistocco
13 Luglio 2009
7 commenti

2009-07-13_160738

Da qualche tempo si sono diffusi una serie di siti di social lending, cioè di prestiti effettuati, a titolo personale, da privati ad altri privati, che utilizzano il canale Internet per agevolare la fruizione di questo strumento. Viene anche chiamato prestito peer-to-peer lending o prestito tra persone, in analogia ai famosi sistemi di diffusione dati tra utenti.

Tra questi siti, Zopa è uno dei più famosi e risulta attivo da tempo negli USA, nel Regno Unito, in Giappone e in Italia, chiaramente con differenti termini d’uso. Lo scopo del sito, in linea con altri siti di prestiti p2p, è di mettere in contatto la domanda e l’offerta di piccolo credito.

Il 10 Luglio 2009 è stato notificato un decreto a Zopa del Ministero dell’Economia e delle Finanze che, su indicazione della Banca d’Italia, ha provveduto a cancellare dall’elenco degli intermediari finanziari abilitati all’esercizio della professione in Italia la società di Zopa, mossa che impedisce a Zopa di attivare nuovi prestiti e le consente soltanto di mantenere in vita quelli vecchi e già attivi.


Sul sito di Zopa, per ora, campeggia solo il seguente breve e stringato comunicato con cui si informa tutta la community a riguardo della decisione in merito:

In data 10 luglio 2009 è stato notificato a Zopa il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze che, su indicazione di Banca d’Italia, ha cancellato dall’elenco degli intermediari finanziari ex art. 106 la nostra società. Come conseguenza immediata ci vediamo costretti a sospendere la trattazione di nuovi prestiti e l’ingresso di nuovi Prestatori.

La società sta valutando tutte le iniziative, anche di natura giurisdizionale, per tutelare la propria posizione e la community.
Vi terremo informati su tutte le attività che metteremo in atto per salvaguardare un’iniziativa innovativa, etica, sociale e vantaggiosa per tutti i partecipanti.

Dal blog ufficiale di Zopa, tramite un update, si evince che alla società è stato contestato di aver fatto raccolta del risparmio (e non semplice intermediazione di pagamenti) a causa della giacenza sul Conto Prestatori Zopa del denaro in attesa di uscire in prestito. Non è ben chiaro, ad oggi, se questa contestazione potrà essere sanata oppure no e, comunque, in che tempi e modalità. Solo nei prossimi giorni sarà possibile avere un quadro più chiaro e dettagliato della situazione in cui Zopa si è venuta a trovare in Italia.

Qualcuno di voi aveva mai fatto uso di Zopa come prestatore o come beneficiario?

Potrebbe interessarti anche
Articoli Correlati
“Dal prossimo anno pagelle solo online”. Ci sembra un po’ azzardato… e tra l’altro in Italia già si fa

“Dal prossimo anno pagelle solo online”. Ci sembra un po’ azzardato… e tra l’altro in Italia già si fa

Sta facendo molto parlare di sé, in questi ultimi giorni, l’annuncio del neo-ministro della Funziona pubblica, Renato Brunetta, secondo cui entro un anno, un anno e mezzo anche le pagelle […]

Listaculous: schedula le cose da fare nel web

Listaculous: schedula le cose da fare nel web

Sicuramente molti lettori creano utilizzando dei servizi web una lista delle cose da fare. Giorno d’oggi creare una lista di cose da fare è molto semplicemente, come detto si può […]

Pizza.com, Il dominio che vale milioni di dollari

Pizza.com, Il dominio che vale milioni di dollari

Quando 14 anni fa, agli albori di Internet, un lungimirante imprenditore di nome Chris Clark registrò il dominio “Pizza.com” per soli 20 dollari, non avrebbe mai pensato di aver fatto […]

5 Siti per creare dei Domini Web 2.0!

5 Siti per creare dei Domini Web 2.0!

Oggi su Geekissimo si torna a parlare di Web 2.0, questo termine che ormai in rete si sente dire in ogni angolo. Oggi però non parliamo di siti Web 2.0 […]

Italia.it, cronaca di una morte annunciata

Italia.it, cronaca di una morte annunciata

“A ottobre il ministro per i Beni Culturali con delega al Turismo Francesco Rutelli disse che il portale non era più funzionale. Noi di conseguenza abbiamo deciso di procedere ad […]

Lista Commenti
Aggiungi il tuo commento

Fai Login oppure Iscriviti: è gratis e bastano pochi secondi.

Nome*
E-mail**
Sito Web
* richiesto
** richiesta, ma non sarà pubblicata
Commento

  • #1Peppino

    ecco una ulteriore prova che la politica ( e lo Stato) è schiava/venduta alle banche

    cercate sulla rete signoraggio e riserva frazionaria………..

    13 Lug 2009, 5:05 pm Rispondi|Quota
  • #2Massimo

    il solito schifo…….

    13 Lug 2009, 5:17 pm Rispondi|Quota
  • #3Luca M

    Non ho ben capito se il problema è a livello nazionale oppure europeo, infatti zopa è stato fermato solo in Italia (l’unico tra i paesi ue) a differenza di Giappone, USA e GB.
    Personalmente ci avevo fatto un pensierino più di una volta, poi alla fine ho scelto altre forme di “investimento” per una questione di disponibilità di liquidi.

    Saluti

    13 Lug 2009, 7:43 pm Rispondi|Quota
  • #4Gatone

    Che tristezza. A tutto si attaccano.
    Da vomitare.

    13 Lug 2009, 9:09 pm Rispondi|Quota
  • #5Francesco Giossi

    quello che non ho mai capito di zopa (e che mi ha sempre lasciato molto perplesso) è che il tasso sul prestito fosse inferiore al tasso sul credito.
    Ossia:
    se presti soldi ti danno il 7% di interessi
    se ti fai prestare soldi, il tasso è del 5%
    tanto varrebbe farsi prestare i soldi per rigirarli e guadagnarci secco il 2%…
    Ovviamente è una indicazione di massima, nel senso che si parla di tassi medi, per cui in realtà non è proprio così…
    Ma sono proprio le cose per le quali snaso che “non è proprio così” dalle quali sto lontano.
    Un po’ come Sky, conto arancio e chi più ne ha più ne metta.

    13 Lug 2009, 11:50 pm Rispondi|Quota
  • #6May81

    Spero in un ripensamento della banca d’italia.

    Chiudendo ZOPA verrebbe stroncato sul nascere il sito più utilizzato di social lending.

    Io ero un prestatore e in un anno e mezzo di utilizzo avevo prestato denaro con rendimenti lordi superiori al 9% che al netto di tasse e di pagamenti in ritardo mi avrebbero reso il 4-5%.

    14 Lug 2009, 5:27 pm Rispondi|Quota
  • #7Riccardo Salmo 69

    Ridicolo… questo dimostra ancora una volta il potere delle banche in Italia !

    14 Lug 2009, 5:50 pm Rispondi|Quota