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Google Wave è morto, stavolta per davvero. L’e-mail se la spassa al mare insieme all’IM

 
Andrea Guida (@naqern)
6 Agosto 2010
8 commenti

Adesso è ufficiale. Google Wave non sarà il sistema che rivoluzionerà la comunicazione e la collaborazione nel ventunesimo secolo. A causa dello scarso riscontro ottenuto presso l’utenza mondiale, Google ha abbandonato ufficialmente il progetto confermando, di fatto, quanto in molti (noi compresi) si aspettavano ormai da diversi mesi.

Il servizio era stato presentato per la prima volta nella conferenza Google I/O del 27 maggio 2009. Poi è diventato oggetto di una lunga fase di test a inviti, e solo negli ultimi tempi, in occasione della Google I/O 2010, è stato aperto definitivamente al pubblico. Evidentemente troppo tardi per raggiungere i cuori degli utenti e scrollarsi da dosso quell’aura di oggetto del mistero, intrigante ma che alla fine non è né carne né pesce, che lo aveva pervaso sin dai suoi primi vagiti.


A questo punto, c’è da capire cosa succederà. Wave è morto, OK, ma quanto di buono c’era in esso non potrebbe essere trapiantato in altri servizi di Google? Il colosso di Mountain View, su questo, sembra avere le idee chiare: “Wave ci ha insegnato molto […] Le parti centrali del suo codice, compresi i protocolli che hanno guidato alcune delle maggiori innovazioni del servizio, come il drag-and-drop e la scrittura carattere dopo carattere in tempo reale, saranno resi disponibili al pubblico (open source)” c’è scritto sul blog ufficiale di “big G”. Eppure, qualcosa non quadra.

Come fa giustamente notare Chris Dawson di ZDNet, il drag-and-drop e la scrittura carattere dopo carattere in tempo reale sono “roba vecchia”, già vista altrove prima di Wave. Per la precisione, il drag-and-drop è presente in Gmail da tempo (e da qualche ora consente anche di scaricare gli allegati, con Chrome), mentre la collaborazione e la scrittura carattere dopo carattere in tempo reale sono ormai parti integranti di Google Docs.

Questo significa che Google Wave non ha nulla più da offrirci? A fine anno finirà definitivamente nell’oblio e, da allora, non ne sentiremo mai più parlare? Chissà. Le estensioni che si potevano integrare nei Wave, intanto, sarebbero assai gradite anche in Gmail e Google Docs. Ma purtroppo (o per fortuna) non spetta a noi decidere come “riciclare” l’ormai abbandonato servizio collaborativo.

Ciò detto, alla luce dell’ennesimo flop “rivoluzionario” (Wave) e visto lo stagliarsi all’orizzonte di un altro mezzo flop “comunicativo” (Buzz), non possiamo che chiederci una cosa: ma siamo sicuri che l’e-mail e l’IM siano davvero così obsoleti come molti dicono?

No, perché noi li usiamo ancora con discreta soddisfazione, e non crediamo per nulla di essere i soli.
Categorie: Google
Tags: flop,  Google Buzz,  Google Wave, 
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  • #1Sem

    quanto sono daccordo! oltretutto in mail i link come youtube vengono espansi ormai, e chi non ha un social network può benissimo continuare con le mail…

    6 Ago 2010, 2:18 pm Rispondi|Quota
  • #2Filippo Mangione

    ricordo ancora la spasmodica ricerca di inviti sul web.
    sicuramente un grande flop dovuto anche alla troppa hype generata dallo stesso Google.

    ho tentato di usarlo come strumento collaborativo per lavoro, ma era davvero scomodo.

    6 Ago 2010, 3:37 pm Rispondi|Quota
  • #3Macphisto

    Drag and drop in gmail anche in Firefox installando Google Gears 😉

    6 Ago 2010, 3:40 pm Rispondi|Quota
  • #4Sergio Donato

    È solo questioni di tempi di comunicazione.
    Sicuramente i capoccioni di Google hanno alle spalle più studi di me (che non ne ho affatto in questo settore), ma email e IM hanno una virtù: l'elasticità temporale.
    Internet ha accorciato i tempi di accesso alla comunicazione, ma non tutta deve essere effettuata in tempo reale. Uno dei punti di forza della Rete risiede nella possibilità di accedere ai contenuti non tanto in tempo reale; ma quando si ha voglia. Il punto di forza di Google Wave era invece incentrato tutto sul real time, perché le altre cose si potevano fare con gli stessi risultati usando "vecchi" strumenti.
    Quindi, Google Wave (che già si presentava farraginoso) ha puntato su uno strumento già morto alla fine degli anni '90: la chat.

    6 Ago 2010, 5:10 pm Rispondi|Quota
  • #5Filippo

    Anche voi contenti del flop di google vedo, fa molto figo essere nello schieramento anti-google?

    6 Ago 2010, 8:10 pm Rispondi|Quota
  • #6iksoiks94

    L'email non è assolutamente obsoleta! La uso e la riuso!

    6 Ago 2010, 9:54 pm Rispondi|Quota
    • #7Rnhmjoj

      Quoto alla grande.
      A me non interessano questi iper servizi di conferenze, messaggi, chat e mica chat. A me basta inviare un testo o un file e che quello che lo riceve possa vederlo e rispondermi.

      7 Ago 2010, 11:53 am Rispondi|Quota
  • #8marco

    Google sta esagerando, sta scopiazzando qua e la vuole fare tutto. A me ricorda la microsoft degli 80 – 90 . .
    sto wave si capiva da subito che ra una ciofeca

    9 Ago 2010, 6:03 pm Rispondi|Quota