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No, Windows 8 non bloccherà l’installazione di Linux

 
Andrea Guida (@naqern)
3 Novembre 2011
12 commenti

Nelle settimane scorse, la Free Software Foundation ha lanciato un nuovo grido di allarme (e perfino una petizione online) contro il Secure Boot di Windows 8. Il Secure Boot è un nuovo sistema di protezione che bloccherà sul nascere i bootkit, dei malware che modificano il boot del PC per restare invisibili ed operare indisturbati, agendo tramite l’UEFI, il nuovo modello di BIOS con cui saranno equipaggiati i computer dell’imminente futuro.

Il timore della FSF è che questo sistema possa essere usato da Microsoft per bloccare l’installazione di sistemi operativi alternativi, primo fra tutti Linux, sui PC facendoli passare come dei software malevoli da bloccare. Ovviamente non sarà così e a confermarlo ci sono gli stessi produttori hardware, quelli che secondo l’organizzazione per il software libero dovevano partecipare al complotto “ammazza-pinguini” ordito da Steve Ballmer e soci.


A mettere un po’ di ordine nel marasma che in questi giorni si è creato in Rete sull’affair Secure Boot è stato Ed Bott, esperto giornalista di ZDNet, che ha fatto la cosa più semplice del mondo: contattare i costruttori OEM e domandargli se i timori della FSF sono fondati, se useranno il Secure Boot e l’UEFI per bloccare Linux, oppure no.

Le risposte sono state tutte nello stesso senso. Non c’è nessuno complotto anti-Linux e gli utenti potranno continuare a installare tutti i sistemi operativi che vorranno sui loro computer.

  • Dell ha risposto alle e-mail di Edd Bott dicendo che i suoi computer includeranno un’opzione per abilitare/disabilitare il Secure Boot nel BIOS dei PC con Windows 8.
  • HP ha assicurato di continuare ad offrire ai suoi clienti libertà di scelta assoluta sui sistemi operativi da installare.
  • AMI, la più grande casa produttrice di BIOS, ha dulcis in fundo confermato che consiglierà a tutti i costruttori OEM di fornire una configurazione che consenta di abilitare/disabilitare il Secure Boot.

Insomma, va bene preoccuparsi, va bene fare i cani da guardia delle grandi multinazionali del software, ma la paranoia lasciamola da parte. Bastava fare qualche telefonata prima di lanciare petizioni e allarmi in giro per il Web.

[Photo Credits | magn3tik]

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Commento

  • #1andrea

    basta far leggere e parlare male degli altri per fare cattiva pubblicità.. fa niente se poi non sia minimamente sensato quello che si dice…

    3 Nov 2011, 12:20 pm Rispondi|Quota
  • #2FranzMari

    Cercare di tutelare i diritti degli utenti non è paranoia!
    Non mi risulta che Dell e Hp siano gli unici produttori di computer al mondo e resta comunque il fatto che, nonostante dicano di tutelare la nostra libertà di scelta, continuano a preinstallare Windows sulla maggior parte dei computer in vendita e a rendere difficoltoso (se non impossibile), acquistare un pc senza sistema operativo o ricevere un rimborso per la licenza non utilizzata di Windows (un diritto, questo, di ogni utente che rifiuti l’EULA di Windows).
    Negare che tutto questo sistema limiti la diffusione di sistemi operativi alternativi a Windows e che Microsoft non sia solita utilizzare tecniche di competizione poco trasparenti, vuol dire non vedere ad un palmo dal proprio naso…

    3 Nov 2011, 12:47 pm Rispondi|Quota
  • #3FranzMari

    P.S. La petizione proposta dalla FSF è rivolta ai produttori e non incolpa direttamente Microsoft o Windows 8.
    Perché non far notare che per avere Windows 8 si dovrà necessariamente acquistare un pc con bios UEFI, spendendo (inutilmente) altri soldi?

    3 Nov 2011, 12:49 pm Rispondi|Quota
  • #4lordmax

    Veramente non è proprio così.
    Io ho notizia di una serie di desktop nuovi (dell e HP) acquistati da una azienda milanese che si occupa di software bancari su cui non è possibile installare linux.
    Hanno dovuto fare un hack per poter togliere windows e mettere un SO stabile perdendo di conseguenza la garanzia.

    3 Nov 2011, 1:16 pm Rispondi|Quota
    • #5Duetto

      che pero' non c'entra molto con il discorso sopra.. questa e' una tecnologia che deve ancora arrivare.
      Anzi, questo dimostra come certe preoccupazioni o allarmismi sono fuori luogo, perche' se volessero bloccare linux lo avrebbero gia' fatto.

      Questo al di la' di ogni possibile discussione sul fatto che l'abbiamo bloccato sui pc di cui tu parli, io valuto solo la possibilita' di farlo

      4 Nov 2011, 8:55 am Rispondi|Quota
  • #6informarsi è meglio

    Certo e secondo te la developer preview non si installa su tutti i pc esistenti ora.

    3 Nov 2011, 2:45 pm Rispondi|Quota
  • #7Francesco

    va bene stigmatizzare il problema ma renderlo una barzelletta con un semplice: "Bastava fare qualche telefonata prima" è da miopi. Il problema c'è e i produttori di hardware contattati e che hanno dato una risposta sono una esigua minoranza che per di più non hanno risposto che implementeranno la possibilità di disabilitare il secure boot su OGNI loro dispositivo e men che meno hanno detto che si rifiuteranno di stipulare accordi con i produttori software che gli obbligheranno a non avere l'impostazione "disabilita il secure boot" nei loro bios.
    Mi spiace ma la FSF non è un organismo intento a spargere paure tecnologiche ma a preservare la possibilità e le libertà degli utenti sui dispositivi che pagano lautamente come ad esempio i tablet

    3 Nov 2011, 4:21 pm Rispondi|Quota
  • #8drfg

    Steve Ballmer è penoso…penoso come gnome 3 xD

    3 Nov 2011, 4:46 pm Rispondi|Quota
  • #9MMB

    Le solite paranoie che si generano in alcuni utenti Linux, ciò che ne limita la diffusione in ambito consumer è anche questo atteggiamento più propenso a vedere complotti in ogni cosa che all'autocritica.

    3 Nov 2011, 5:12 pm Rispondi|Quota
  • #10ciccio

    Ma siamo sicuri che senza questa 'mania di complotto' i produttori avrebbero rilasciato queste, che per ora, sono solo dichiarazioni ?

    In giro per la rete ancora prima della 'uscita inutile, inutile secondo questo articolo, circolavano (e circolano) gli stessi timori. Eppure nessuno era intervenuto.

    Comunque la parola fine (per ora… purtroppo) potrà essere solo Microsoft…

    4 Nov 2011, 10:07 am Rispondi|Quota
  • #11dotConcept

    Ma davvero qualcuno pensa che Microsoft possa vedere Linux come una minaccia?? Il futuro di Microsoft e’ sui dispositivi touch, lo dimostra la nuova build e l’apertura al mondo degli sviluppatori open. Per cominciare a parlare di competizione in questo ambito, Linux dovrebbe fornire qualcosa di un po’ più…. all’avanguardia!

    6 Nov 2011, 12:51 am Rispondi|Quota
  • #12FranzMari

    Sono anni che Microsoft tenta di sbarrare la strada al software libero, anche a suon di battaglie legali per fantomatiche violazioni di brevetti: se non vedessero Linux come una minaccia, si sarebbero risparmiati tante carognate.
    Eh sì, Microsoft è così all’avanguardia sui dispositivi touch… Infatti negli ultimi anni tutti i computer con schermo touch (anche quelli dei produttori che tutelerebbero la nostra libertà di scelta) avevano preinstallati Vista o 7, per nulla ottimizzati per il touch, quando altri sistemi avevano interfacce molto più adatte all’utilizzo tramite touchscreen.
    Voglio vedere quanto saranno contenti della nuova interfaccia i possessori di computer senza touchscreen!
    Più all’avanguardia? Le grandi innovazioni che Microsoft introdurrà nell’interfaccia di WIndows 8 (in particolare nel trasferimento dei file e nella sostituzione di file già esistenti) sono presenti da diverso tempo in KDE; stesso discorso per Apple.
    Basta vedere le percentuali di utilizzo dei browser degli ultimi giorni: Firefox (Open Source) e Chrome (essenzialmente una versione brandizzata di Chromium, browser della comunità Free Software) stanno scalzando Internet Explorer, così innovativo che arriva sempre dopo gli altri ad aggiungere nuove funzioni.
    Parlare grossolanamente, senza conoscere ciò di cui si parla, espone al rischio di grosse figuracce…

    6 Nov 2011, 12:05 pm Rispondi|Quota