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P2P, gli utenti che scaricano contenuti illegali sono anche quelli che comprano di più

 
Martina Oliva
16 Ottobre 2012
2 commenti

Gli utenti che scaricano file illegali sono quelli che comprano di più

Lo hanno sempre sostenuto, e continuano tutt’ora a farlo, le major appartenenti al mondo del cinema ed a quello della musica ed associazioni di vario tipo: scaricare film, musica e video dalle reti di file sharing è una procedura che provoca danni economici irreparabili.

Coloro che scaricano contenuti da internet in maniera illegale infatti, nella maggior parte dei casi, non sono intenzionati a procedere all’acquisto dei medesimi contenuti sotto forma legale.

La recente indagine condotta dall’American Assembly, un’organizzazione indipendente affiliata alla Columbia University, ha però offerto un altro e ben diverso punto di vista della situazione.

Dal sondaggio, basato su migliaia di interviste telefoniche fatte ad utenti sia statunitensi sia tedeschi, si apprende infatti che i più accaniti downloader del web sono anche quelli che vanno a configurarsi come i più assidui consumatori di musica e film sulle piattaforme autorizzate alla distribuzione legale dei contenuti in questione.

Nel dettaglio, quindi, se da un lato gli utenti a stelle e strisce sono in possesso di raccolte di musica e di film costituite da un’immane quantità di contenuti “pirata” dall’altro i downloader acquisterebbero circa il 30% in più rispetto agli utenti che non sono legati alle reti di condivisione elettronica.

Unitamente a tale dato dal sondaggio in questione è stato inoltre possibile apprendere che il circa il 79% dei downloader presenta un età compresa nella fascia angrafica 18-29 anni, che le collezioni musicali degli “scariconi” statunitensi risultano comprensive di circa 1979 brani e che gli utenti che non sono soliti servirsi del P2P per arricchire le proprie raccolte di file multimediali contano invece 1264 brani.

Photo credits | American Assembly

 

 

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  • #1Bud

    Confermo, se ce ne fosse mai stato bisogno.
    Commercialmente parlando, l’accanimento di certe persone (Pausini e Ferro per citarne due famosi), non porta a nessun risultato positivo. Chi non comprerebbe mai un disco o un dvd, non lo farà e non lo ha fatto mai, neppure cancellando il file sharing dalla faccia della terra.
    Io come tutti quelli che conosco con cui ci scambiamo file scaricati, in seguito mi compro il dvd, la raccolta, vado a vedere le proiezioni, scarico da iTune…
    è solo la smodata risposta alla curiosità e alla passione per musica e cinema che scatena la ricerca della preview.
    Quello che accade ora, è che le industrie hanno un esercito di appassionati che gli pubblicizzano le produzioni, ne parlano e aumentano il bacino di utenza. Se lo chiudono, devono lasciarlo in mano ai pubblicitari e basta, pagando per fare promozione, più che adesso.
    Se il loro non è solo un atteggiamento di facciata (non credo siano così stupidi da non vedere questa macro evidenza), se davvero credono nella fola che raccontano di essere privati di introiti, fermando questo movimento riusciranno solo a farsi odiare. Ma una cosa è certa, dovrebbero instaurare una dittatura totalitaria per farcela poi, dovrebbero verificare ogni acquirente tracciandone i movimenti per evitare che riesca a copiarsi il dvd prestandolo a un amico.
    Ma state scherzando? Non siete stupidi, non posso sottovalutarvi. Vi serve mantenere questo equilibrio per poter avere un credito presunto presso legislatori e certa stampa e/o pubblico.
    Care Major, lo sapete benissimo e piangete per pura convenienza. Forse Pausini e Ferro ci credono… ma sulla loro intelligenza/sincerità nutro sospetti.
    Infondati ne sono certo, ma il tarlo c’è.

    16 Ott 2012, 4:01 pm Rispondi|Quota
  • #2Stardust

    E qui posso contribuire con ilmio pensiero e parere personale.

    Mi capita moltissime volte, salvo rari casi, di scaricare software illegale. Ma al tempo stesso nè compro.
    E quelli illegalia casa mia dopo un certo periodo o vengono buttati o vengono comprati (perchè realmente utili).
    Non mi tiro indietro dal comprare un videgioco, ma questo deve essere un gioco che mi piaccia parecchio. Ad esempio sono dall’ età di 12 anni che gioco ad AgeOfEmpire e dopo 6 mesi di gioco crakkato di AOE3 ho deciso di comprarmi gioco + le 2 espansioni in formato collezione. Mi fa piacere investire su chi fa un ottimo lavoro.
    Ma se dovessero completamente togliere i software illegali si ritroverebbero, parlo per me, una persona che a questo punto o è gratis o niente!! E lo dico sia per questioni morali sia per questioni di esperienza. Mi è capitato in passato (ma parlo di anni e anni fa) di comprare software e poi vederlo peramentemente inscatolato dentro una credenza a prendere polvere. Da quando sono esplose le reti p2p invece compro molto più volentieri e soprattutto compro con più precisione. Che poi a me sta bene così perchè tanto l’ illegale ha sempre qualcosa di storto o peggio bug. Ad esempio sicuramente ci saranno alcuni di voi qui che avranno giocato per anni a World of Warcraft su server illegali e gratuitamente… Ebbene per chi non lo sapesse la Blizzard non ha mai combattutto tenacemente il proliferare di server privati ben consapevole che il livello di gioco dei server ufficiali è ben più alto rispetto a quelli privati e, paradossalmente, hanno sempre formato una sorta di pubblicità “a gratis” il tutto a favore della stessa Blizzard:
    – Ehi amico, prova questo gioco, te lo passo con l’ hard disk devi solo copiarlo e avviare WoW.exe e sei dentro ti ho già registrato al sito ed è gratis. Poi ci sentiamo su skypee giochiamo insieme e ti insegno come si fa.

    Quante volte è capitato… E poi finisci che senti parlare dell’ offy e qui ti si apre un nuovo mondo e (nel 70% dei casi) ti ci butti dentro almeno una volta e una volta che assapori l’ offy non torni indietro.

    Questo che vi ho scritto è uno dei tanti esempi di quanto serva l’ illegalità nell’ ambito informatico e che non va nè combattuta nè accettata. Deve stare così come è ora.

    16 Ott 2012, 5:13 pm Rispondi|Quota