AirBook, il clone cinese del MacBook Air che non fa schifo

Mentre Apple continua a focalizzare tutte le sue attenzioni negative verso Samsung che produce smartphone e tablet con l’unico form-factor che potrebbero avere per essere definiti tali, sul mercato clandestino dei cloni cinesi è appena approdato l’AirBook, una copia “sputata” del MacBook Air equipaggiata con Windows 7 che, per dirla tutta, non fa affatto schifo.

Anche se costruito con materiali “plasticosi” e non caratterizzato dallo stesso raffinato corpo “unibody” in alluminio del MacBook Air, l’AirBook somiglia tantissimo al computer originale di Apple. È solo leggermente più spesso, ma la differenza, almeno a giudicare dalle foto e dai video che trovate anche a corredo del post, è minima.

Display flessibile: l’arma segreta di Samsung contro Apple?

Per fortuna nostra – e di tutti quelli che si sono stancati di sentir parlare solo di brevetti ed aule di tribunale – la guerra fra Samsung ed Apple si combatte ancora nei negozi e nei laboratori segreti dei due colossi del mondo hi-tech, dove proprio in questi giorni stanno nascendo le tecnologie e i gadget che troveremo sul mercato il prossimo anno.

Ma cosa ci riserverà questo 2012 per quanto concerne il settore smartphone/tablet? Secondo quanto ipotizzato da Forbes, il lancio di una nuova arma segreta da parte di Samsung che potrebbe infastidire non poco Apple e i suoi device dalle uova d’oro (iPhone e iPad): un display flessibile in grado di cambiare form factor e modi di usare telefonini e tavolette digitali.

Nel 2012 Apple sarà il primo produttore di PC al mondo?

Secondo le ultime previsioni di mercato realizzate da Canalys, nel 2012 Apple sarà il primo produttore di PC al mondo scavalcando HP nei primi mesi dell’anno. La stima, però, non prende in considerazione solo iMac e MacBook, ma anche gli iPad che vengono considerati a tutti gli effetti dei computer (come i tablet delle altre compagnie, del resto).

Secondo questo criterio – abbastanza discutibile invero – la quota di mercato di Apple nel settore PC è passata dal 9% al 15% in un solo anno, dal 2010 al 2011, ma se si vanno a fare i conti senza considerare l’iPad un personal computer ci si accorge che la reale quota di mercato di Apple nel settore PC si aggira intorno al 5%.

Numeri in chiaro

Le stime di Canalys prevedono che entro la fine del 2011 le consegne globali dei PC toccheranno quota 415 milioni con un incremento del 15% rispetto al 2010, quelle dei tablet si assesteranno sui 59 milioni di unità mentre i notebook continueranno a tener botta con 211 milioni di consegne (+10% rispetto all’anno scorso).

Adobe non svilupperà più Flash Player per dispositivi mobili: ha davvero vinto Apple?

Con una mossa che ha lasciato sorpresi in molti, Adobe ha annunciato che cesserà lo sviluppo di Flash Player per smartphone e tablet concentrando le sue forze sull’HTML5 e lo sviluppo di applicazioni in Air che troveremo presto sugli store di tutte le principali piattaforme del mondo mobile.

Leggendo di una decisione del genere, non può che venire alla mente l’asperrima battaglia che Steve Jobs ha fatto contro Adobe e il suo popolarissimo player, estromettendolo da tutti i dispositivi Apple e definendolo in più occasioni come una tecnologia morta. Ma le cose stanno davvero così? Ha davvero vinto Apple?

Gmail per iPhone, lancio e ritiro dall’app store in un solo giorno

Doveva essere il giorno del grande lancio dell’applicazione che, finalmente, avrebbe permesso agli utenti dei device Apple di utilizzare nel miglior modo possibile tutti i servizi collegati a Gmail, ma il risultato è stato solamente un enorme flop.

Andiamo con ordine, nella giornata di ieri, dopo una lunga attesa, è stata finalmente pubblicata sull’app store, l‘applicazione Gmail per iPhone e iPad; lo scopo di tale software sarebbe quello di permette agli utenti di accedere al servizio in questione, tramite notifiche push, ricerche tra messaggi, mail raggruppate in conversazioni e rapidi caricamenti di immagini.

In seguito alla pubblicazione, nel giro di qualche ora, i primi utenti che hanno effettuato il download, hanno iniziato a lamentare un certo bug nell’utilizzo del software stesso; a quanto pare infatti, l’app risultava completamente inutilizzabile, dopo l’avvio, una schermata d’errore non permetteva di proseguire e bloccava definitivamente il software.

Gmail, in arrivo l’applicazione per i dispositivi Apple?

Finalmente, bisogna proprio dirlo, Gmail sta per arrivare con una propria applicazione anche su iPhone; questa volta, non è la solita guida o tool per visualizzare la propria posta elettronica dal dispositivo Apple. A quanto pare, infatti, sembra che verrà pubblicata, una vera e propria applicazione in grado di mettere a disposizione una nuova esperienza nell’utilizzo della posta elettronica di casa Google.

Secondo M.G. Siegler, fonti autorevoli affermano che i tempi di pubblicazione di tale app, sembrano ormai essere maturi, infatti a quanto pare, questa è già stata proposta all’app store per la consueta revisione, precedente alla messa in rete. Pertanto, se si fosse già arrivati a questo punto, è veramente questione di pochi giorni e, finalmente, si potrà usufruire di una utilissima applicazione.

Bill Gates risponde a Jobs: ho aiutato Steve a creare il Mac

Secondo quanto scritto nella sua vendutissima biografia, Steve Jobs aveva parlato piuttosto male di Bill Gates definendolo come “un uomo molto intuitivo ma senza immaginazione” capace più di copiare che di inventare qualcosa. Domenica, nel corso di una trasmissione televisiva della ABC, è arrivata la risposta del fondatore di Microsoft.

Rispondendo alle domande dell’intervistatrice Christiane Amanpour, lo zio Bill ha detto che lui e Steve Jobs hanno lavorato molto insieme, dando vita a prodotti come il Mac, che anche grazie alla forza lavoro e ai “software chiave” prodotti da Microsoft conobbe il grande successo degli albori.

iPhone 4S: via libera alle vendite in Italia, respinta la richiesta di blocco di Samsung

Gli amanti della mela morsicata possono tirare un sospiro di sollievo. La prima sezione civile del Tribunale di Milano ha respinto la richiesta di Samsung di bloccare iPhone 4S in Italia e quindi il nuovo smartphone di Apple sarà regolarmente in vendita da domani, 28 ottobre, anche nel nostro Paese.

L’azienda produttrice dei Galaxy aveva provato a mettere i bastoni fra le ruote al colosso di Cupertino presentando una causa per violazione di brevetti al Tribunale di Milano ma nella prima udienza tenutasi ieri, 26 ottobre, non c’è stata la sperata (da Samsung) posticipazione delle vendite di iPhone 4S.

Apple brevetta lo Slide to unlock: nuova guerra contro Android in vista

I guai non vengono mai da soli, lo sappiamo bene noi “comuni mortali“, sta iniziando a capirlo anche Google. Dopo il nuovo obolo da pagare a Microsoft, gli androidiani sono costretti ad incassare un nuovo colpo da Apple che dopo tanti anni (dal 2005, per l’esattezza) ha visto finalmente riconoscersi il brevetto per lo Slide to unlock, il meccanismo di sblocco degli smartphone dopo lo stand-by che prevede il trascinamento di un pulsante sullo schermo da sinistra verso destra.

Come mai il riconoscimento di un brevetto Apple per una funzione che l’azienda di Cupertino ha introdotto effettivamente per prima (con iPhone) dovrebbe preoccupare il mondo Android? Semplice, perché la maggior parte degli Android Phone e dei tablet con il sistema del robottino usano un meccanismo molto, molto simile per ritornare dallo standby. Ed anche perché il brevetto sarebbe molto fraintendibile nel caso in cui la Casa della mela decidesse di usarlo per mettere i bastoni fra le ruote a Google.

La biografia di Steve Jobs è già stata piratata

 

Com’era largamente prevedibile, in poco più di ventiquattr’ore la biografia ufficiale di Steve Jobs ha polverizzato tutti i record di vendita ed è schizzata in cima alle classifiche di tutte le librerie del mondo. Quello che era un pizzico meno prevedibile; e che sicuramente non farebbe piacere a Jobs; è che in anche meno tempo su Internet è già arrivata la versione piratata senza DRM dell’opera.

La biografia scritta da Walter Isaacson, si sa, è stata resa disponibile anche su piattaforma digitale (iTunes ed Amazon) oltre che su supporto cartaceo, e questo ha favorito la proliferazione in tempo record di copie pirata del libro sfogliabili tranquillamente su qualsiasi lettore di e-book in grado di leggere il formato ePub. Compreso l’iBooks di iPad ovviamente.

Steve Jobs ne aveva anche per Ballmer: “finché ci sarà lui, Microsoft non cambierà”

Ad un giorno dalla pubblicazione ufficiale, continuano a trapelare stralci della biografia ufficiale di Steve Jobs scritta da Walter Isaacson dopo lunghi tête-à-tête. Stralci che restituiscono l’immagine di un Jobs quasi mai tenero nei confronti dei suoi competitor e avvezzo ad analisi precise quanto spietate.

Dopo aver auspicato la distruzione di Android e aver messo indubbio la creatività di Bill Gates, Jobs nell’ultima pagina della sua biografia dice che “Microsoft è perlopiù irrilevante” e sostanzialmente bloccata nel suo processo di crescita perché al suo vertice è stato messo l’umo delle vendite, ossia Steve Ballmer.

Steve Jobs voleva distruggere Andoid perché basato su “idee rubate”

Steve Jobs non era un santo, lo abbiamo detto. Il suo spirito da innovatore era sempre controbilanciato dalla smania di raggiungere la perfezione; di essere il primo della classe; e quando c’era da affondare qualcuno che secondo lui era in torto o aveva sbagliato, ci andava giù duro. L’ultima “ossessione” di Jobs, in questo senso, sarebbe stata Android.

Il sistema operativo mobile di Google, l’unico che è stato in grado di mettere in difficoltà iPhone ed iPad, era visto dal compianto fondatore di Apple come “un prodotto rubato da distruggere”, anche a costo di scatenare una “guerra termonucleare”. Indiscrezioni che arrivano direttamente da Walter Isaacson, l’autore della biografia ufficiale di Jobs in uscita il 24 ottobre prossimo, che negli ultimi anni ha avuto modo di conoscere “il visionario di Cupertino” forse anche più dei suoi stessi familiari.

Come utilizzare iCloud in Windows

iCloud, è il nuovo ambiente cloud lanciato da Apple il 12 ottobre; questi, di default, è integrato con il nuovo sistema operativo iOS 5 e, inoltre, è accessibile tramite la rete all’indirizzo icloud.com. Oltre a poterlo sfruttare tramite il dispositivo mobile, è possibile accedervi ed utilizzarlo anche da un qualsiasi sistema operativo Windows.

La doverosa premessa, è aver creato un account iCloud da un dispositivo con installato iOS 5 o Mac OS Lion; in altre parole, è necessario aver installato sul proprio sistema, la versione Apple del medesimo servizio. In questo modo, è stato possibile creare un account specifico e quindi sarà possibile utilizzarlo anche dal proprio computer Microsoft; se questo primo passo non fosse stato eseguito, risulterà impossibile seguire i prossimi passaggi.

Steve Jobs voleva acquistare Dropbox, che ora festeggia i 45 milioni di utenti

Nel corso di un’intervista rilasciata a Forbes, il fondatore e CEO di Dropbox, Drew Houston, ha svelato un clamoroso retroscena secondo il quale nel 2009 Steve Jobs tentò di acquistare Dropbox per trasformarlo in quello che ora è diventato iCloud.

Il recentemente scomparso CEO di Apple invitò Houston e il suo socio Arash Ferdowsi a Cupertino, dove tra una tazza di tè e qualche chiacchiera venne fuori che Jobs era pronto ad offrire una cifra ad otto zeri per avere Dropbox. Cifra che però venne rifiutata dai due giovani imprenditori (all’epoca Houston aveva 26 anni) convinti della bontà del loro progetto.