Parkr!, attrazioni turistiche on the web

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Se siete appassionati di parchi di divertimento, o se siete semplicemente curiosi di conoscere dove sono localizzate le più belle attrazioni turistiche nel mondo, Parkr! È quello che fa per voi.

Parkr! Rappresenta infatti un database di parchi di divertimento che, servendosi dell’ ausilio di Google Maps, mostra sulla cartina quelle che sono le principali strutture di divertimento di tutto il mondo, contrassegnate dall’icona del sito, dando la possibilità di votare e commentare.

Il progetto è stato realizato da Angelo Penone, sia per quanto riguarda la grafica sia per la programmazione che sta dietro al social network.

Ufo Stalker, UFO a portata di click

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Appassionati di ufologia? Curiosi di scoprire in quali parti del mondo sono avvenuti gli ultimi avvistamenti di UFO? UFO Stalker risponde alle vostre domande.

UFO Stalker rappersenta sicuramente di un progetto inconsueto realizzato dalla MUFON, una delle più vecchie e conosciute organizzazioni americane dedita allo studio dell’ufologia, che, tramite un mashup di Google Maps consente di tenere traccia, in tempo reale, dei presunti UFO individuati dagli utenti e degli avvistamenti più famosi riportando sulla mappa la posizione dettagliata.

Caso Microsoft, TomTom rilancia di 4

Continua la vicenda giudiziaria che vede Microsoft e TomTom antagoniste nella lotta ai brevetti. La diatriba ha avuto inizio qualche tempo fa quando Microsoft ha citato in giudizio TomTom per la presunta violazione di otto brevetti riguardanti l’utilizzo di tecnologie Microsoft attraverso implementazioni Linux sui dispositivi GPS di TomTom.

A queste accuse, la casa olandese, ha risposto in modo aggressivo accusando a sua volta la stessa Microsoft di aver violato 4 brevetti registrati da TomTom riferiti sopratutto a funzioni di direzionamento assistito e georeferenziazione -“Generazione di un percorso in un sistema di navigazione veicolare, “Selezione rapida della destinazione in un sistema di navigazione da automobile”, “Metodi e apparati per la presentazione dinamica dei Punti di Interesse” e “Generazione di una manovra ad un incrocio attraverso un cambio di direzione”-.

Creiamo la nostra mappa personalizzata e miglioriamola con MAPme

Siamo ormai tutti tornati dalle vacanze –purtroppo- e tocca goderci l’ultima settimana prima di riprendere a lavorare duramente.
Di sicuro ci saremo divertiti durante questo arco di tempo: mare, montagna e perché no? Magari anche campagna. Ma con il post in questione dovremo fare dei passi indietro di qualche giorno. Infatti vi proponiamo con piacere MAPme, un progetto in stile Web 2.0 che permette di creare mappe personalizzate.

Una volta create potremo caratterizzarle come più ci piace per invitare gli altri utenti a visitarle.

“Wake up your phone”, la nuova campagna di SanDisk per informare gli utenti sulle potenzialità delle schede di memoria per cellulari e fotocamere

SanDisk

“La maggior parte dei teen-ager non sa nemmeno di avere in tasca un telefonino capace di compiere decine e decine di operazioni e di immagazzinare centinaia di ore di film e musica”. Così Dan Hogan, direttore marketing della divisione mobile della SanDisk, società leader nel mercato delle schede di memoria, spiega a Geekissimo.com la scelta di lanciare una campagna integrata radio-stampa-Tv-internet, chiamata “Wake up your phone” (letteralmente, “risveglia il tuo telefono”), per informare gli utenti dei telefonini di nuova generazione sulle potenzialità dell’apparecchio che si portano in tasca.

“La nostra missione – continua Hogan – è quella di informare l’utente dell’esistenza delle slot per le memory card nei loro cellulari e ‘svegliarli’”. La campagna vede, tra l’altro, anche la partecipazione di hostess che, presenti in numerosi eventi live nazionali e internazionali (vedi, ad esempio, l’Heineken Jammin’ Festival, che lo scorso fine settimana ha raccolto al parco San Giuliano di Venezia una media di ottantamila persone al giorno per ascoltare artisti del calibro di Vasco Rossi, Alanis Morrissette, i Police, e così via) chiedono a ragazzi e ragazze di mostrare loro il proprio telefono cellulare; in questo modo è possibile andare ad “educare” la fascia degli utenti meno esperti, spiegando loro come attraverso gli slot per memory card i telefoni cellulari si possano “svegliare” con nuove possibilità di archiviazione per musica, fotografie e video.

“Stanotte ci facciamo il bagno nella piscina di quel riccone?”. Spopola in Europa lo strano fenomeno del “dipping”

Piscine

La notizia sta facendo in queste ore il giro dei principali siti d’informazione, e ovviamente non potevamo perdercela. Si tratta della singolare moda del “dipping”. Che cos’è il dipping? Beh, se cerchiamo sul dizionario “dip” in inglese significa “breve immersione”, “breve nuotata”. E si tratta proprio di questo, in effetti, ma con l’aiuto di internet. In pratica, ragazzi che cercano su Google Maps piscine condominiali o ville con piscine e fanno un’intrusione notturna per una nuotata “al volo”.

Il fenomeno, che scoppia inevitabilmente d’estate, sta prendendo piede in Inghilterra e negli Stati Uniti, ma ben presto potrebbe approdare (con tutta la sua pericolosità, tra l’altro) anche da noi. Ma come funziona esattamente? Si cercano su Google Maps case con piscine nella propria zona, e sempre con Google Maps si cerca di capire com’è possibile fare un’irruzione pacifica al loro interno. Poi ci si dà appuntamento sui social network (esistono addirittura gruppi appositi su Facebook o Bebo) e, specialmente di notte tra mezzanotte e le tre, si fa il bagno fin quando qualcuno (come sempre accade) non scopre il “misfatto”.

Creiamo mappe mentali direttamente online grazie a Text 2 Mind Map

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Creare mappe mentali, in genere, stimola molto l’intelligenza e io stesso a volte osservo amici o parenti che fanno questo e mi meraviglio della popolarità e della stima che queste si sono guadagnate col tempo.
Devo ammettere però che anche a me è capitato tempo fa di fare uso di queste e mi hanno aiutato molto anche in situazioni “disastrose”.

Il servizio che vi proponiamo oggi infatti riguarda proprio le mappe mentali. Stiamo parlando di Text 2 Mind Map.
Infatti come si può capire dal titolo grazie a questo sito basato sul Web 2.0 è possibile scrivere i dati che dovrà contenere la mappa mentale, da noi desiderata, nell’apposito campo.

Google Maps aggiunge Street View alle sue Mappe Statunitensi

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Ebbene, come da titolo, credo ci sia poco da dire: Google Maps ha integrato di recente in se, Street View, dando la possibilità a chiunque, di osservare la propria casa e le vie preferite, in cui passa del tempo durante il giorno.
La notizia giunge da Google e per ora, purtroppo, i territori supportati, sono solo quelli appartenenti agli Stati Uniti, anche se il progetto tirato avanti da questo colosso Americano, sta facendo molti progressi e sta ottenendo un’enorme considerazione da molti Utenti Internet di tutte le età e non solo.

Personalmente, la trovo una grande idea questa di Street View integrato in Google Maps, uno dei motori di ricerca di mappe più utilizzati, insieme al software desktop Google Earth, di cui vi abbiamo parlato di recente, a causa dell’ uscita della release 4.3 beta.

WikiCrimes, mappa per segnalare la zona in cui è avvenuto un omicidio

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Non c’è molto da commentare sulla traccia di questo post, ma allo stesso tempo ci sarebbe da scrivere un’ odissea, come si suol dire.

La criminalità infatti, è un argomento non solo di studio, ma di discussione, e che riguarda non solo noi giovani, ma anche (e soprattutto) gli adulti che ci circondano; basti pensare alla Criminalità Organizzata, ma non è questo il punto.

Il fatto è che tutti i giorni sui giornali o sui Telegiornali, si legge e si sente di omicidi, violenze che subiscono molte persone; e questo è dovuto non solo alla società che ci circonda, ma anche a molti fattori psicologici che caratterizzano un individuo.

Ebbene lettori, non voglio annoiarvi ulteriormente con questi discorsi, perciò passiamo al dunque; noi di Geekissimo, vogliamo presentarvi un interessante servizio intenzionato a “difenderci”, tra virgolette, poiché il suo compito o obiettivo, è quello di avvisarci tramite puntine colorate sul luogo dove sono avvenuti omicidi di vario genere, ai quali corrispondono puntine di diverso colore; intendo WikiCrimes.

Nazioni Unite e Google, insieme, per aiutare i rifugiati

Rifugiati

Ci piace spesso segnalare le iniziative benefiche che cercano di unire l’importanza comunicativa al bene per il prossimo. L’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati ha annunciato ieri una partnership con Google per monitorare il flusso continuo di immigrati e cercare di spostare l’opinione pubblica, sensibilizzandola sul grande problema dei rifugiati. L’accordo sfrutta il sistema “Outreach” di Google Earth, che permette alle organizzazioni di aggiungere un layer con i propri dati al popolare programma di mappe.

In particolare, il nuovo layer del Unhcr si sviluppa sui tre principali luoghi in cui si concentrano gli sforzi delle organizzazioni umanitarie (Iraq, Darfur e Colombia) e fornisce informazioni sull’attività sul campo, la gravità della problematica, lo stato di salute e così via. Facendo click sui campi profughi una finestra pop-up darà anche informazioni dettagliate sui rifugiati, la loro storia e le loro condizioni di vita.

Seguire il percorso della torcia olimpica con Google Maps o Earth

Seguire il percorso della torcia olimpica con Google Maps o Earth

Dal 766 a.C. ad nella città di Olimpia in Grecia si procede con l’accensione dalla torcia olimpica. Per questa edizione la torcia è stata accesa il 24 marzo, la staffetta proseguirà nei mesi seguenti, passando dalla Grecia alla Cina, Pechino e poi in giro per il mondo, raggiungerà anche il tetto del mondo ovvero il monte Everest.

Ma come facciamo a seguire tutto questo grande percorso? Google ha pensato a questo, infatti utilizzando Google Maps a questa pagina o Google Earth a quest’altra potranno seguire il percorso della fiamma olimpica, che attualmente si trova a Parigi in Francia.

Leggere le notizie su una cartina geografica: il caso del New York Times

Nyt

Quando si parla di giornalismo Web, il New York Times è spesso considerato come un giornale all’avanguardia, preso a esempio da molti quotidiani anche italiani. Da qualche giorno, in accordo con Google, il Nyt ha lanciato la possibilità di leggere le notizie direttamente su una mappa geografica di Google Earth, in modo da dare la possibilità all’utente di “ricollegare” le notizie al luogo fisico in cui queste sono avvenute.

Per utilizzare il servizio basterà avere con sé l’ultima versione del software e assicurarsi che la cartella dei layer “Geographic Web” si attiva. Per leggere una notizia basterà fare click sui segnalini col logo del New York Times. Il livello, ovviamente, è aggiornato ogni 15 minuti, in modo da dare all’utente sempre le notizie più “fresche”.

La monnezza della Campania vista con Google Maps

La triste realtà degli ultimi periodi è purtroppo molto chiara, infatti quando dici Napoli, in Italia e nel mondo intero, nessuno pensa più a “pizza, spaghetti e mandolino”, bensì solo ad una putrida, viscida ed ignobile cosa: la monnezza.

Una piccola, interessante sotto il punto di vista tecnologico, e positiva cosa, anche in questo assurdo caos (anche d’informazione) che si è creato per le note vicende della monnezza in Campania c’è: il progetto “We are the trash!” del giornalista Giulio Finotti, ovvero la monnezza della Campania vista con Google Maps grazie alle foto e alle segnalazioni dei lettori.

Google e l’incredibile leggerezza del comandante di una base militare americana

Sigonella

Qualche tempo fa con un caro amico ci eravamo soffermati a cercare, su Google Earth, le basi militari americane e italiane. E avevamo constatato, con grande stupore, che era possibile addirittura vedere quanti e che tipo di aerei erano schierati, dove erano parcheggiati, quali fossero le vie di fuga, e così via. Ma Google ha fatto di più, riuscendo ad ottenere addirittura il permesso di scattare, all’interno di una base militare del Texas, foto dettagliate del livello stradale (per il layer Street View di Google Maps).

Peccato che, poche ore dopo la pubblicazione online delle immagini, il Pentagono ha chiesto ufficialmente a Google di rimuovere le immagini per motivi di sicurezza e di non richiedere mai più l’autorizzazione a entrare in luoghi militari con la macchina che scatta foto a livello stradale. Di certo potrà essere stata una leggerezza da parte di Google chiedere l’autorizzazione (così come ammesso dagli stessi “piani alti” dell’azienda), ma la leggerezza più grave l’ha fatta certamente il comandante della base, che ha concesso il via libera.