Di chi sono i diritti dei documenti conservati sui servizi di Office on-line? Questa la spinosa questione che moltissime persone – utenti di questa nuova tipologia di servizi per la creazione e la conservazione di documenti di testo, fogli di calcolo e presentazioni sul web – si pongono ormai da diverso tempo.
Ebbene, oggi, noi di Geekissimo vogliamo fare un po’ di chiarezza sulla materia, insieme a voi, scoprendo quelle che sono le più importanti clausole contenute a riguardo nei termini di utilizzo dei più noti servizi di Office on-line: Google Docs, Zoho ed Acrobat.
Il primo servizio che andiamo ad analizzare è (ovviamente) quello più famoso ed utilizzato:
Google Docs, che – anche se per molti non rappresenterà una grossa sorpresa –
non si dimostra molto democratico o rispettoso del diritto d’autore di chi crea/conserva i documenti sui suoi server. Ecco i termini del servizio più interessanti a riguardo:
- Il copyright è dell’utente, ma è concessa a Google una licenza globale, priva di royalty e non esclusiva per riprodurre, adattare, modificare, tradurre, pubblicare o distribuire tutti i documenti conservati sul suo noto servizio di Office on-line.
- Google può chiudere il servizio in qualsiasi momento, senza avvertimenti e senza alcun obbligo circa la conservazione dei file presenti sui suoi server.
- Google si riserva il diritto di filtrare e/o rimuovere i contenuti.
- Google può inserire pubblicità dove e come vuole.
- I documenti cancellati, sono conservati per tre settimane sui server di “big G”.