Foto di Microsoft Surface Pro

Microsoft vuole sostituire i cavi degli alimentatori dei Surface Pro

Stando a quanto emerso nel corso delle ultime ore entro breve Microsoft provvedrà ad annunciare l’avvio di un’importante campagna di richiamo che andrebbe a coinvolgere tutti i cavi degli alimentatori dei suoi Surface Pro.

Foto di Microsoft Surface Pro

L’iniziativa prende le mosse in seguito ad alcuni problemi emersi nel corso del tempo sui cavi degli alimentatori dell’ibrido di casa Redmond. Nello specifico, Microsoft avrebbe rilevato, seppur in un ristretto numero di casi, alcuni problemi di surriscaldamento utilizzando i cavi attorcigliati in maniera eccessivamente stretta e per lunghi periodi di tempo.

Apple: sostituzione gratuita dei caricabatterie difettosi per iPhone

Apple: sostituzione gratuita dei caricabatterie difettosi per iPhone

Apple: sostituzione gratuita dei caricabatterie difettosi per iPhone

Alcuni modelli degli adattatori per la ricarica di iPhone potrebbero porre dei rischi per la sicurezza dell’utente. Proprio per tale ragione nel corso degli ultimi giorni Apple ha dato il via ad un programma per la sostituzione gratuita dei caricatori, sia quelli compresi nelle confezioni degli iDevice sia quelli acquistati separatamente, che va a coinvolgere l’Italia unitamente a svariati altri paesi europei.

Per il momento l’azienda di Cupertino non ha ancora fornito alcun dettaglio riguardo a quali potrebbero essere gli effettivi rischi derivanti dall’utilizzo di tali caricatori difettosi ma a quanto pare le possibilità che possano verificarsi delle spiacevoli conseguenze sarebbero piuttosto limitate.

Apple, iOS 7 corregge il bug malware dei caricatori Lightning

Apple, iOS 7 corregge il bug malware dei caricatori Lightning

Apple, iOS 7 corregge il bug malware dei caricatori Lightning

A giugno dell’anno corrente un gruppo di ricercatori del Georgia Institute of Technology aveva messo in evidenza quanto i cellulari di ultima generazione potessero essere vulnerabili ponendo l’accennato su una falla hardware scovata durante l’utilizzo dei cavi Lightning.

In occasione dell’ultima conferenza Black Hat i ricercatori hanno infatti dimostrato la possibilità di iniettare del codice malevolo in iOS utilizzando un apposito caricatore modificato ribattezzato con il nome di Mactans.

Nel dettaglio, utilizzando un cavo Lightning con circuiti di controllo opportunamente modificati in poco meno di un minuto un eventuale malintenzionato potrebbe bypassare le barriere software alla connettività seriale di un iPhone o di un iPad ed iniettare del codice malevolo nell’iDevice passando come un programma di legittima installazione.

Attacchi malevoli smartphone caricabatterie

Alimentatore pirata per iPhone, iOS violato in meno di un minuto

Attacchi malevoli smartphone caricabatterie

In un futuro non molto prossimo i virus potrebbero attaccare gli smartphone passando dai caricabatterie.

No, non si tratta di un pesce d’aprile in ritardo bensì della recente trovata di un gruppo di ricercatori del Georgia Institute of Technology che ha messo in evidenza quanto i cellulari di ultima generazione possano essere vulnerabili.

Vogliamo mostrare che caricatori USB all’apparenza del tutto innocenti possano essere sfruttati per compiere operazioni ai danni dell’utente.

I ricercatori hanno infatti spiegato di aver messo a punto Mactans ovvero uno speciale alimentatore per device iOS che permette di ricaricare la batteria e che consente anche ad un aggressore di eseguire codice potenzialmente dannoso sfruttando una grave falla della piattaforma, il tutto in meno di un minuto.

Calcola che alimentatore utilizzare con eXtreme Power Supply Calculator

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Grazie all’utente Alexander, vengo a conoscenza di un interessante servizio per il calcolo dell’alimentatore necessario a foraggiare il nostro PC e ai consumi dei singoli pezzi da assemblare. Il nome del sito è eXtreme Power Supply Calculator ed è, in estrema sintesi, un’ottimo script che implementa il calcolo del consumo in Watt dei singoli componenti di un computer permettendoci di scegliere l’alimentatore più adeguato alle nostre esigenze.

La pagina dello script spiazzerà sicuramente l’utente meno esperto con l’abbondanza di opzioni e parametri a disposizione, mentre sicuramente risulterà molto golosa a tutti gli smanettoni. Le opzioni più interessanti sono sicuramente date dal tipo di carico di sistema che prevediamo avere sulla macchina in questione, o l’anzianità della componentistica, in modo da calcolare anche la perdita di efficienza dovuta all’utilizzo delle parti, o ancora la possibilità di prevedere un grado di overclock specificando Mhz e Vcore.

Calcola che alimentatore è necessario al tuo prossimo computer

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Chiunque abbia assemblato un computer si è dovuto anche preoccupare della dimensione in termini di potenza del proprio futuro alimentatore. Spesso questo tipo di valutazione è effettuata, ammesso che lo sia, in termini puramente spannometrici, spesso chiaramente sovrastimati per evitare futuri problemi.

Per aiutarci in questo tipo di scelta e renderla più mirata rispetto alle nostre reali esigenze, ci viene in soccorso un piccolo e semplice servizio web offerto da Newegg, noto sito americano per vendita di oggettistica e componentistica elettronica o informatica, chiamato in modo abbastanza esplicito Power Supply Calculator.

Il servizio è, in poche parole, in grado di calcolare quanta potenza (watts) è necessaria ad un computer selezionando le parti che verranno assemblate assieme.

Il PC consuma elettricità anche da spento

Il PC consuma elettricità anche da spento

Sono quelle cose che si danno per scontate, ma che per i più non lo sono affatto. A quanto pare i pc desktop consumano energia elettrica anche da spenti. È quanto emerge da un’inchiesta realizzata dal mensile AF Digitale. I tecnici della rivista, infatti, alle prese con la misurazione dell’energia elettrica assorbita da una quindicina di computer da tavolo, sono rimasti sbalorditi nel vedere che gli apparecchi consumano anche quando sono spenti. Dopo vari controlli incrociati e misurazioni ripetute è arrivata la conferma:

In realtà, anche quando tutte le ventole sono ferme e le spie spente, insomma è tutto completamente spento, una parte della scheda madre resta accesa, in attesa di un’eventuale pressione del tasto di accensione o di segnali dalla rete. Il risultato è che mediamente gli apparecchi misurati consumano da spenti intorno ai tre watt, ed in alcuni casi si arriva anche al doppio. L’utente finale comunque si trova in bolletta solo 1,4 euro all’anno per ogni watt.