Google guarda ai i robot con Andy Rubin

Andy Rubin annuncerà un nuovo smartphone?

Stando a quanto emerso nel corso delle ultime ore, Andy Rubin, il co-fondatore del progetto Android, ben presto tornerà nel settore mobile con una nuova azienda ed un nuovo smartphone.

Google guarda ai i robot con Andy Rubin

Andy Rubin ha infatti fondato una startup denominata Essential Products e formata da 40 persone, alcuni dei quali sono ex dipendenti di Apple, Google e Samsung e proprio. Secondo le fonti di Bloomberg, proprio tale startup realizzerà uno smartphone con un nuovo schermo superiore a 5,4 pollici ma dalle dimensioni complessivamente inferiori a quelle dell’iPhone 7 Plus poichè il dispositivo non avrà cornici.

Come l’iPhone cambiò i piani di Google per Android

iPhone

Nel corso degli anni ci siamo abituati a parlare della sfida Android contro iOS come se fosse una cosa scontata, in corso da secoli. In realtà le cose non stanno proprio così. I sistemi operativi di Apple e Google sono relativamente giovani, e lo stesso si può dire per il concetto di smartphone che abbiamo oggi: con touch-screen, “app” e tastiere virtuali al posto dei tasti fisici.

Nel 2007, solo gli addetti ai lavori conoscevano le reali potenzialità di questi nuovi device e nei laboratori di Cupertino e Mountain View stavano per essere finalizzati dei prodotti destinati a segnare fortemente la storia del mercato tecnologico: il primo si chiama iPhone, il secondo non ha mai visto la luce ed era classificato come Sooner.

Google guarda ai i robot con Andy Rubin

Google guarda ai robot con Andy Rubin

Google guarda ai i robot con Andy Rubin

A marzo dell’anno corrente Andy Rubin disse addio alla divisione Android di Google in modo tale da potersi dedicare ad altri progetti.

Al momento dell’annuncio della decisione presa non vennero comunicati ulteriori dettagli. I rumor, però, suggerivano che la scelta fatta avrebbe portato l’uomo di big G fondatore di Android a diventare una delle figure centrali degli X Lab di Google.

A distanza di mesi appare ora abbastanza chiara la natura del nuovo impegno. Con un apposito post condiviso su Google+ Larry page ha infatti posto all’attenzione degli utenti un articolo pubblicato sul New York Times che spazza via ogni dubbio circa il nuovo impegno di Rubin ed il futuro di big G: i robot.

Sono felice per il prossimo progetto di Andy Rubin. La sua ultima scommessa, Android, è nata come un’idea folle finendo col mettere un supercomputer in tasca a centinaia di milioni di persone. Siamo ancora all’inizio di questo nuovo cammino, ma non vedo l’ora di vedere cosa accadrà.

Bug Android, Google ha sviluppato un'apposita patch

Android nasce come OS per fotocamere digitali

Android OS fotocamera

Android, il sistema operativo che oggi domina indiscusso, o quasi, il segmento mobile e che, così come abbiamo avuto modo di apprendere proprio qualche ora fa, attualmente può contare su ben 1,5 milioni di nuovi device attivati ogni giorno non era stato ideato per essere sfruttato su smartphone e tablet.

A “svelare l’arcano” è stato Andy Rubin sul palco dell’Economic Forum di Tokyo.

Rubin, che ricordiamo ha recentemente abbandonato la guida al progetto Android per dedicarsi ad altro, ha dichiarato che la piattaforma dell’oramai celebre robottino verde era stata inizialmente concepita come tecnologia destinata alle fotocamere digitali e che soltanto successivamente il progetto ha assunto i caratteri di una soluzione open source per i dispositivi portatili.

La stessa identica piattaforma, lo stesso sistema operativo che abbiamo realizzato per le fotocamere, è diventato Android per i telefoni cellulari.

Andy Rubin lascia Android

Google, Andy Rubin lascia Android

Andy Rubin lascia Android

Andy Rubin, l’uomo di big G fondatore di Android nonché colui che ha fatto dell’OS mobile del robottino verde uno tra i più diffusi al mondo, ha detto addio alla divisione della celebre piattaforma.

Non si tratta di un pettegolezzo delle malelingue né di una scottante indiscrezione bensì di una notizia ufficiale data, proprio nel corso delle ultime ore, mediante la pubblicazione di un apposito post, firmato Larry Page, sul blog di Google.

Nel post Page parla dei traguardi raggiunti da Android per mano di Rubin, quali oltre 60 partnership con i produttori in tutto il mondo, più di 750 milioni di dispositivi attivati (1,35 milioni al giorno) e 25 miliardi di applicazioni scaricate da Google Play, aggiungendo inoltre che, avendo superato gli obiettivi più folli ed ambiziosi sognati per il celebre OS mobile, Andy ha deciso che è giunto il momento di passare il testimone dando inizio ad un nuovo capitolo della storia di big G.

Andy Rubin smentisce google store

Non verrà aperto nessun Google Store, parola di Andy Rubin

Andy Rubin smentisce google store

È oramai da parecchio tempo a questa parte che si parla, a più riprese, delle intenzioni di Google di lanciare dei propri store fisici mediante cui permettere agli utenti di toccare con mano i prodotti, venderli e commercializzare ogni sorta di gadget.

Sino a questo momento dal fronte Google non era ancora giunta alcuna notizia in tal senso ma nel corso delle ultime ore Andy Rubin, l’uomo simbolo dell’ecosistema Android, ha detto la sua a riguardo andando letteralmente a stroncare la speranza di poter vedere negozi di questo tipo.

All’edizione 2013 del Mobile World Congress di Barcellona Rubin ha infatti espresso la sua posizione sull’argomento senza lasciare alcun dubbio a riguardo.

Android 900 mila attivazioni al giorno

Android: ogni giorno vengono attivati 900 mila device

Android 900 mila attivazioni al giorno

Google ha da poco diffuso in rete quelli che vanno a configurarsi come i numeri raggiunti, proprio nel corso dell’ultimo periodo, da Android, il suo sistema operativo dedicato ai device mobile.

Secondo quanto dichiarato dal gran colosso delle ricerche in rete ogni giorno vengono attivati, allo stato attuale delle cose, circa 900 mila dispositivi Android, una cifra questa che sta ad indicare chiaramente quanto la piattaforma del robottino verde sia cresciuta tenendo conto che a febbraio dell’anno corrente il numero di device attivati su base giornaliera risultava invece corrispondente a circa 850 mila.

A render nota la notizia è stato Andy Rubin, vicepresidente del reparto mobile di Google, mediante la pubblicazione di un apposito tweet su Twitter.

Google ottiene il via libera da UE e USA per l’acquisizione di Motorola Mobility

Google acquisizione Motorola Mobility

Il fatto che Google abbia effettuato l’acquisizione di Motorola è cosa oramai ben nota da diverso tempo a questa parte ma, in ogni caso, la procedura in questione non può essere considerata come “completata con successo” fin quando tutte le autorità competenti del caso non si siano pronunciate in merito.

A tal proposito, ad aver dato il via libera sono stati, quasi contemporaneamente, sia l’antitrust europeo sia il Dipartimento di Giustizia americano che ha commentato l’acquisizione di Motorola Mobility dichiarando, in un’apposita nota, che è improbabile che tale fusione ostacoli in maniera sostanziale la concorrenza.

Motorola, infatti, detiene una quota di mercato relativamente piccola e, tenendo conto di tale dato, appare quindi molto difficile che Google possa impedire ad altri produttori di hardware l’accesso alla piattaforma Android.

Dopo un attento esame, infatti, è stato ritenuto, così come già accennato, che tale operazione non sia in grado di sollevare questioni di concorrenza.

Android: 3,7 milioni di attivazioni a Natale 2011

Oltre 3 milioni attivazioni Android Natale 2011

Quello appena trascorso è stato, a quanto pare, un Natale particolarmente felice per Android poiché stando a quelli che sono i dati resi noti nelle ultime ore da Andy Rubin, responsabile del progetto, mediante il suo account Twitter, tra le giornate del 24 e del 25 dicembre sono stati attivati circa 3,7 milioni di device equipaggiati del ben noto OS mobile del robottino verde.

Questo, in altri termini, sta quindi a significare che gra parte dei regali presenti sotto l’albero sono stati smartphone e tablet equipaggiati di Android.

Windows Phone 7 è un flop? Microsoft glissa sull’argomento (e viene attaccata da Google)


Windows Phone 7 è un flop? Per alcuni sì, per molti altri no, per Microsoft… non si sa ancora.

Intervistato da Walt Mossberg durante la conferenza D: Dive Into Mobile di San Francisco (7/12), il numero uno del Windows Phone Program Management, Joe Belfiore, ha glissato clamorosamente sulle domande relative alle performance di WP7 sul mercato.

Alla questione su come il sistema “stesse andando”, Belfiore ha risposto “finora, tutto bene”. Alla domanda secca su quante unità di smartphone con Windows Phone 7 fossero state vendute, è stato anteposto un altrettanto secco Non parliamo di numeri, è troppo presto.