Amazon, in sviluppo due sistemi di pagamenti mobili

ICANN, gli editori UE e USA contestano il dominio .book di Amazon

Amazon editori europei statunitensi contro dominio .book

Il fatto che l’ICANN permetterà, sia ad aziende sia a privati, di far apparire sul web suffissi ben diversi dal classico .com è oramai notizia di vecchia data così come anche il fatto che i marchi più importanti hanno già provveduto ad avanzare le proprie richieste in tal senso.

Amazon, ad esempio, ha fatto richiesta all’ICANN di poter aprire domini quali .audible, .author, .book, .news e molti altri ancora.

La richiesta del gruppo di Bezos, però, non è andata giù né agli editori a stelle e strisce né a quelli del vecchio contiente.

Infatti, proprio nel corso degli ultimi giorni sono giunte all’ICANN due lettere con le quali la Association of American Publisher (AAP), l ‘Associazione Italia Editori (AIE) e la Federazione Editori Europei (FEP) hanno puntato il dito contro il .book chiedendo all’ente di rivedere la propria posizione e di prendere in seria considerazione il fatto che consentire ad Amazon di far proprio tale dominio starebbe a significare permettere al colosso delle-commerce di sfruttare una forza di grandissimo impatto sul mercato.

ICANN domini personalizzati entro fine anno

ICANN, domini personalizzati in arrivo entro fine anno

ICANN domini personalizzati entro fine anno

Fadi Chehade, il capo dell’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) ha confermato, proprio nel corso delle ultime ore, che entro la fine dell’anno corrente faranno la loro comparsa sul web suffissi ben diversi dal classico .com.

Nei prossimi mesi, quindi, sarà possibile ottenere l’assegnazione di suffisi di aziende e privati, in lingua inglese e probabilmente anche cinese.

I marchi più importati, ovviamente, hanno già provveduto a fare le loro mosse, in tal senso, da tempo, come ad esempio nel caso di Apple.

Tutti gli altri titolari di marchi avranno la possibilità di registrare nomi entro il 26 marzo e nel caso in cui una società decida di non registrare il nome l’ICANN provvederà a notificare quando qualcun altro cercherà di farlo (da notare che tale sistema non blocca l’assegnazione del nome ragion per cui le parti dovranno risolvere le controversie esternamente per conto proprio).

Domini .it con accento

Domini .it, d’ora in avanti sarà possibile utilizzare le parole accentate

Domini .it con accento

I responsabili di Registro.it, ovvero l’anagrafe dei domini italiani gestita dall’istituto di informatica e telematica del Consiglio nazione dalle ricerche (lit-Cnr), hanno annunciato che a partire da oggi, 11 luglio, sarà consentito registrare nomi contenenti caratteri speciali.

Questo, in alteri termini, sta a significare che d’ora in avanti sarà possibile registrare domini contenenti lettere accennate come, ad esempio, caffè.it o, ancora, che sarà possibile utilizzare anche caratteri di uso comune nelle lingue francese e tedesca come la cediglia (ç) di garçon.it o la ß di straße.it.

Il registro, gestito dall’Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche (Iit-Cnr), farà inoltre differenza tra denominazioni che contengono accentazioni differenti come nel caso di lèggere.it e leggère.it.

ICANN nuovi nomi dominio

ICANN: ecco i domini web del futuro

ICANN nuovi nomi dominio

L’ICANN (Internet Corporation for Assigned Named and Numbers), a poco meno di un anno di distanza dall’annuncio relativo alla liberalizzazione dei nomi di dominio di primo livello, ha presentato la lista delle richieste fatte da coloro che vanno a configurarsi come i colossi del business a livello mondiale.

Nello specifico, le richieste giunte all’ICANN sono state ben 884 per un totale di oltre 1.900 domini ed ogni azienda ha avuto l’opportunità di far richiesta di più di un dominio particolare.

Ciascuna azienda tra quelle presenti in elenco che, tra le altre cose, risulta anche consultabile online, ha potuto e può farsi assegnare nomi di dominio generici identificati come “stringhe”.

ICANN: liberalizzati i domini di primo livello

ICANN domini primo livello liberalizzati

Durante i prossimi giorni l’intero popolo del web, e non solo, è destinato ad assistere ad una vera e propria rivoluzione: quella relativa alla liberalizzazione dei domini di primo livello generici (gTLD) annunciata dall’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) che, inevitabilmente, darà vita alla sfrenata rincorsa tra aziende ed organizzazioni d’ogni sorta ad accaparrarsi esattamente quanto desiderato.

Nel dettaglio, a partire dal 12 gennaio, ovvero da oggi, le aziende potranno richiedere all’organizzazione dei DNS la registrazione del proprio dominio personalizzato del tipo www.nome.cognome e tramite la medesima procedura messa in atto per la loro approvazione verrà fatto anche in modo che solo e soltanto i legittimi proprietari di brand ed aziende possano ottenerne l’assegnazione.

Scovare quali domini risiedono sullo stesso Server con Bing

Bing

Nonostante pareri discordanti e qualche occasionale critica, Bing, il neonato motore di ricerca made in Redmond, sta raccogliendo un discreto successo in tutto il mondo, arrivando persino a raggiungere e superare la quota di mercato di Yahoo!, motore di ricerca senza dubbio molto più navigato, in tutti i sensi. Un successo inaspettato quello di Bing, il quale ha spinto Microsoft a spingere sull’accelleratore il più possibile, introducendo sempre nuove features.

Oggi vi spiegheremo come scoprire quali domini risiedono in un server grazie a Bing, partendo solo dall’indirizzo IP. Trovate la semplice procedura da seguire dopo il salto.

Domize, alla ricerca (istantanea) del dominio disponibile

Aprire un sito Web e, dunque, acquistare un dominio è un’operazione sempre più simile alla ricerca e all’acquisto di una casa. Ricerca, fase fondamentale: ideare un nome per poi vederlo già occupato da altri svilisce tutta la creatività impiegata per formulare qualcosa di originale, ma purtroppo è una scena alla quale si assiste molto spesso.

C’è da dire che una ricerca con Google lascia ben poco alla fantasia, ma il motore che presentiamo oggi è ancora più preciso e settoriale, oltre ad avere il pregio di elaborare istantaneamente i risultati: si chiama Domize, ed ora ne facciamo meglio la conoscenza.

Ottieni tutte le informazioni di un sito con PageBoss!

2009-03-14_204733

Per la rete, esistono miliardi di siti internet e ogni giorno ne nascono di nuovi. L’unico sito che riesce a raggrupparli tutti è Google, un motore di ricerca infinito, qualsiasi cosa cerchiate lui ve la trova. C’è chi lo considera come un pregio ma chi anche come un difetto, adesso c’è da capire perché è un difetto ma c’è chi pensa questo. Beh, Google è il sito più usato del web. Se non sei su Google, puoi anche chiudere il sito.

Molti Webmaster fanno i salti mortali per apparire in prima pagina su Google, oppure per avere un PageRank alto. Beh, io sono tra quei pochi che il PR lo considera veramente poco, preferisco apparire bene sulle prime pagina che avere un PR 3 o 10! Ma torniamo a parlare di siti WEB, non perdiamoci in turpiloqui inutili. I siti internet, se non lo sapete, hanno due Carte D’identità.

DomainTyper, verificare l’esistenza di un dominio

E’ un dato di fatto: i domini spuntan come i funghi. Per i più disparati motivi una persona può scegliere di aprire un dominio: chi vuole trasferire baracca e burattini, mettendosi in proprio, chi vuole avviare un’avventura di blogging, chi vuole semplicemente il proprio spazio di hosting ben identificato, etc.

Considerato il numero di domini esistenti, è pressoché impossibile registrarne uno nuovo, con un nome più o meno comune, senza correre il rischio di incappare un un messaggio che ne segnali già l’esistenza. Per evitare l’inconveniente è possibile usufruire del servizio DomainTyper, che oggi presentiamo.

Domainr, cerca un dominio alternativo quando quello che desideri è occupato!

Il nostro blog sta cominciando ad avere successo e il dominio gratuito adesso ci sta stretto. Dobbiamo pensare ad un dominio da registrare, si, spesso, a torto o a ragione, simbolo di serietà, di evoluzione, di passo in avanti, metaforicamente parlando, dalla campagna alla città.

Prendendo il primo sito di controllo whois che capita scopriamo, purtroppo, che il dominio che volevamo prendere è stato già registrato. E adesso? Come facciamo? Dobbiamo per forza cambiare il nome al nostro blog? Ma no, certo che no. Basta cercare un po’ meglio.

E siccome sta nascendo la moda di registrare domini un po’ “strani”, anche perché di quelli “classici” molti sono stati già richiesti da altri prima di noi, ci possiamo convertire anche noi a questo nuova, probabilmente anche questa etichettabile come “web 2.0”, tendenza: Domainr!

Scopri quanti domini sono ospitati sullo stesso Ip con myIPneighbors

MyIPneighbors è un interessante servizio che ci permette di conoscere quali sono i nostri “vicini” di Ip.
Già perchè ad un unico indirizzo Ip non corrisponde sempre un solo dominio, e myIPneighbors ci mostra tutti quei siti web che sono ospitati sulla stessa macchina o che comunque rispondono allo stesso indirizzo Ip

L’interfaccia è semplice immediata, basta inserire nell’apposito campo l’indirizzo del sito web e vi verrà mostrata una pagina contenente i link di tutti i domini ospitati sullo stesso Ip,e direttamente dal frame sulla destra è possibile visualizzarli senza dover aprire una nuova pagina.
Il risultato non deve però essere preso alla lettera, ma consideratelo come poco più di una curiosità.

ipv6 forse ci siamo

ipv6 forse ci siamo

Una notizia passata molto in sordina, cioè da ieri è attivo per 4 root nameserver il protocollo ipv6. Forse alcuni di voi si staranno chiedendo di che parlo, bene facciamo una breve introduzione. Gli indirizzi internet sono quasi finiti o per meglio dire si esauriranno entro breve e oggi degli oltre 4 miliardi disponibili con il sistema attuale, ovvero l’ipv4, ne rimangono liberi solo il 14 per cento.

Secondo i calcoli del Icann, nel 2011 non ce ne saranno più. Per questo è partita l’attivazione dell nuovo sistema di assegnazione, l’ipv6, che inizierà ad affiancarsi a quello attuale, l’ipv4, per prenderne completamente il posto nel giro di una quindicina d’anni. Il nuovo sistema metterà a disposizione un numero altissimo di indirizzi identificativi, pari a due elevato alla centoventottesima potenza o, se preferite, 3,4 per 10 alla trentottesima (con l’ipv4 siamo a 2 alla 32esima). Insomma c’è ne sarà un pò per tutti.

Lo strano caso dei domìni inesistenti e poi esistenti

Dominio

Alcuni utenti internet e blogger nell’ultimo periodo hanno denunciato uno “strano” fatto. Che poi tanto strano non è. È capitato a moltissimi, infatti, che dopo aver provato a vedere se un dominio fosse disponibile (ed era veramente disponibile) il giorno dopo questo venisse “stranamente” registrato da un’altra persona.

Certo, potrebbe trattarsi di una coincidenza. Ma tante coincidenze, una dietro l’altra? Così in molti hanno iniziato a sospettare che alcuni siti che offrono la possibilità di cercare negli archivi “Whois” rivendano a speculatori senza scrupoli i dati delle ricerche degli ignari utenti. Questi speculatori, ovviamente, ricevuta la notizia di un utente che vuole registrare un dominio, lo registrano prima di lui. Poi, quando l’utente chiede spiegazioni, gli viene richiesta una somma di denaro per sbloccare il dominio ed entrarne in possesso.