Heartbleed, i siti Web più visitati al mondo hanno corretto la falla

heartbleed

Si continua a parlare di Heartbleed, l’ormai famigerato bug di OpenSSL che ha messo a rischio le informazioni personali e i dati di login di tutti noi. Questa volta però sembrano esserci buone notizie all’orizzonte.

Secondo un report pubblicato dall’azienda di sicurezza informatica Sucuri, i 1.000 siti Web più visitati al mondo secondo il rating di Alexa hanno corretto la falla e quindi non sono più soggetti al rischio di furto dei dati (almeno non per colpa di HeartBleed). Ampliando lo sguardo, appena 53 siti su 10.000 sono risultati vulnerabili e 1595 su 100.000.

Heartbleed, la NSA nega qualsiasi coinvolgimento

La scoperta di un bug come Heartbleed che ha messo a nudo la vulnerabilità del sistema OpenSSL e, di fatto, ha reso accessibili informazioni che sarebbero dovute rimanere cifrate ha fatto “riaccendere” nella mente di molte persone il nome dell’NSA, l’agenzia per la sicurezza americana nota per essersi prodigata nella raccolta coatta di dati e comunicazioni in tutto il mondo.

Heartbleed, una falla di OpenSSL mette a rischio i nostri dati

OpenSSL

Il Web trema. Stavolta sul serio. Tutta colpa di Heartbleed, un bug rilevato nella cifratura del sistema OpenSSL (quello usato da moltissimi servizi online per rendere sicure le comunicazioni con gli utenti) che da un paio d’anni a questa parte potrebbe aver esposto password e altri dati sensibili agli occhi di hacker malintenzionati.