Google Take Action contro censura internet

Google Take Action, big G si schiera per la libertà della rete

Google Take Action contro censura internet

Mediante la messa online di una pagina web ad hoc, Google, nel corso delle ultime ore, ha invitato tutti gli internauti a prendere parte all’iniziativa contro quello che viene descritto come un tentativo di mettere le mani sul controllo della rete telematica mondiale da parte dell’ONU e dei relativi paesi membri.

Nel dettaglio, Google ha messo in guardia gli utenti dichiarando che adesso la rete libera e aperta è minacciata ed ha invitato gli stessi a prendere parte alla petizione online chiamata Take Action.

Stando sempre a quanto dichiarato da big G, infatti, “Alcuni governi hanno intenzione di sfruttare l’opportunità di un incontro a porte chiuse che si terrà a dicembre per autorizzare la censura e regolamentare il Web in modo restrittivo”.

Il rischio che si corre è quindi quello che l’ITU (International Telecommunication Union, l’agenzia ONU per le telecomunicazioni) decida di arrogarsi i diritti di controllo sui sistemi basilari per il funzionamento del web e degli altri servizi TCP/IP che allo stato attuale delle cose sono nelle mani di altre organizzazioni influenzate dalla politica a stelle e strisce.

Secondo i dati riportati da Google sono ben 42 i paesi che già filtrano e censurano i contenuti mentre alcuni governi hanno promulgato una serie di leggi che mettono a rischio la libertà di espressione online.

Jimmy Wales difende Richard O’Dwyer

Jimmy Wales dice no all’estradizione dell’admin di TVShack

Jimmy Wales difende Richard O’Dwyer

Jimmy Wales, fondatore di Wikipeida, ha scelto di prendere le difese di Richard O’Dwyer, il giovane inglese creatore della piattaforma TVShack a rischio di una condanna di ben 10 anni di carcere in una prigione statunitense per accusa di violazione di copyright.

TVShack, ora oscurato, per chi non lo sapesse, era un aggregatore di collegamenti ipertestualizzati diretti verso servizi per la condivisione di contenuti digitali, sia legali che non, con cui il suo ideatore è riuscito a guadagnare, nel giro di tre anni, la modica cifra di circa 140 mila sterline grazie alla pubblicità ed a causa del quale ora rischia l’estradizione.

È la prima volta che accade un episodio di questo tipo ed il suo significato è tale che Jimmy Wales ha deciso di scendere in campo e di difendere O’Dwyer e ciò che rappresenta.

TinyPetition, crea Petizioni online in pochi click!

TinyPetition, crea Petizioni online in pochi click!

Come fortemente affermato e tutelato dalla Costituzione e dal nostro Ordinamento Giuridico, la libertà di espressione è uno dei più importanti principi che devono essere tutelati se si vuole preservare la democrazia in un paese libero. Oltre ai normali mezzi costituzionali, come ad esempio i Referendum, i cittadini hanno anche altri strumenti per far sentire la loro voce in caso di dissenso, tra cui le Iniziative di legge popolare e le Petizioni.

Oggi vi presentiamo TinyPetition, un servizio gratuito per creare petizioni online in pochissimi click, molto semplice e pratico da usare. Molti di voi si staranno chiedendo: che cos’è realmente una Petizione? Una petizione (dal verbo latino peto, “chiedo per ottenere”) è una richiesta ad un’autorità – generalmente governativa – o ad un ente pubblico. Nel linguaggio colloquiale, una petizione è un documento indirizzato a un soggetto pubblico o privato e sottoscritto da numerosi individui. Può essere orale, scritta o trasmessa attraverso internet.