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Se nei videogames si iniziasse a promuovere la pace, non la guerra

 
Daniele Semeraro (D@di)
2 Giugno 2008
15 commenti
Videogiochi

E se nei videogames s’iniziassero un po’ di più a promuovere la pace e la volontà di un mondo migliore, invece della violenza? Come tutti sappiamo, tra i videogiochi che vendono di più (e che piacciono di più) ce ne sono sempre molti che riguardano (da vicino o da lontano) la violenza. A partire dalla prossima settimana Advanced Micro Devices (Amd) ha annunciato un progetto destinato ai bambini che vogliono imparare a costruire videogiochi; la particolarità è che i videogames in questioni andranno a promuovere messaggi sociali come la lotta alla povertà o la protezione dell’ambiente che ci circonda.

Il progetto è chiamato “Changing the Game” (“cambiando il gioco”, appunto) e oltre al messaggio sociale darà la possibilità a bambini e ragazzi di iniziare a farsi un vero e proprio curriculum nel campo dello sviluppo di software e videogiochi. Non è tutto: sempre la prossima settimana Microsoft presenterà il primo gioco educativo tutto dedicato all’ambiente e sviluppato dai ragazzi della scuola secondaria americana che hanno partecipato all’iniziativa “Microsoft Imagine Cup”. Insomma: qualcosa inizia a cambiare sul fronte dei videogiochi?


Due tra le più grandi aziende che progettano processori e software, Amd e Microsoft, appunto, iniziano almeno un po’ a pensare alla difesa dei valori come la vita, la solidarietà, la natura. E la cosa interessante è che cercano di coinvolgere bambini e ragazzi, che sono poi i primi fruitori di videogiochi. “Abbiamo la grande opportunità – ha spiegato il presidente di Amd Dirk Meyer – di sfruttare la passione che i ragazzi hanno nei confronti dei videogiochi insegnando loro ad essere vincenti anche nel ventunesimo secolo”.

Insomma, due belle iniziative (non sono le uniche, esistono anche numerosi incontri internazionali di sviluppatori che si occupano di videogiochi “positivi” – ma di certo quando due aziende di questo calibro prendono delle decisioni simili riescono a fare “molto rumore”) che ci portano a una domanda: se iniziassero a circolare un po’ più di videogiochi ispirati ai buoni sentimenti e al rispetto del prossimo… riusciremmo a cambiare almeno un pochino in positivo?

Si ringrazia l’utente caliali di Flickr per l’immagine
Via | C|Net News
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  • #1AleTanz

    non giudico se prima non vedo il gioco, magari può anche piacere, dipende da come è fatto. Per quanto riguarda i videogiochi di guerra, io gioco ad America’s Army (che è stato creato negli USA per arruolare i giovani nell’ esercito http://it.wikipedia.org/wiki/America's_Army ) ma non ci penso a uscire di casa e iniziare a fare stragi…come sempre, dipende dalla testa di chi gioca…ho 17 anni e penso di sapermi regolare; magari uno di 10 anni capisce meglio di me queste cose, però diciamo che nella maggior parte dei casi è meglio evitare certi giochi per i più piccoli…in sostanza ci vorrebbe sempre l’occhio vigile dei genitori. Buona Festa.

    2 Giu 2008, 9:11 am Rispondi|Quota
  • #2newmediologo

    Global Conflict Palestine è un gioco che cerca di facilitare la comprensione del conflitto attraverso gli occhi di un giornalista che deve cercare di essere obiettivo. Dovrà completare la sua inchiesta conquistandosi la fiducia sia degli israeliani che dei palestinesi per arrivare a scrivere articoli che diano un quadro reale della siuazione Medio Oriemtale. Disponibile per Windows e Mac OSX costa solo Eur. 20, la demo si può scaricare a: http://www.globalconfict.eu

    Stesso filone per The Peacemaker ma il giocatore interpreta il Premier Israeliano o il Presidente Palestinese

    2 Giu 2008, 9:17 am Rispondi|Quota
  • #3newmediologo

    Errata corrige.. Link http://www.globalconflicts.eu

    2 Giu 2008, 9:19 am Rispondi|Quota
  • #4Luca M

    Il videogame attira tanto perchè fai cose che in realtà non faresti, è una valvola di sfogo…ti immagini potente, bravo e apprezzato.
    Se fossero i videogiochi o la violenza dei cartoni animati ad influenzare le giovani menti, noi della generazione degli anni 80 in cui ken shiro faceva esplodere le teste o l’uomo tigre in cui saltavano allegramente sulla gola col ginocchio saremmo tutti pazzi sadici.
    Secondo me non regge molto questa linea.
    La colpa è generalmente di genitori, noto che in un paio di generazione sono cambiati molto, non sono proprio capaci: bambini viziati e capricciosi, sempre accontentati. Genitori assenti che accusano le istituzioni per colpe che solo loro ed il loro successo lavorativo hanno creato.
    Fare il genitore non è semplice ci vuole tempo, dedizione e forza di volontà. Si concilia male con il lavoro purtroppo…ma è così

    2 Giu 2008, 10:06 am Rispondi|Quota
  • #5ciny2

    Che articolo qualunquista sui video giochi….. Come se ogni videogioco abbia solo una violenza fine a se stessa…

    2 Giu 2008, 11:08 am Rispondi|Quota
  • #6FrancescO

    Piuttosto di criticare sempre mi sembra il caso di apprezzare questo sforzo. Alla fine a chi non interessa se ne frega e non lo compera. Ma magari può sensibilizzare, muovere qualcosa, far uscire dagli schemi. E’ vero che è anche colpa dei genitori, della società, delle istituzioni, ma se qualcosa si muovesse prima che sia troppo tardi.

    2 Giu 2008, 12:14 pm Rispondi|Quota
  • #7ciny2

    io critico come l’articolo spari a zero sui videogiochi in generale.

    2 Giu 2008, 1:08 pm Rispondi|Quota
  • #8mirkojax

    I videogiochi di ned flanders noooooooooooo.

    2 Giu 2008, 1:53 pm Rispondi|Quota
  • #9enone

    Io Ho Sempre Sognato Un Simulatore Di Guida E Basta Senza Bonus Senza Traguardi Senza Corse Ostacoli….

    Da Milano Roma Simulato In Auto! 😉 Col Traffico Tempaccio Casello Da Pagare… 😀

    Esiste?

    2 Giu 2008, 11:13 pm Rispondi|Quota
  • #10Dag_01

    esci di casa

    si esiste xD

    2 Giu 2008, 11:46 pm Rispondi|Quota
  • #11mirkojax

    macche fichissumo quel gioco poi fai punti facendoli lavare il vetro, dando almeno 5 euro di mancia e ringraziando felicemente!

    3 Giu 2008, 2:17 pm Rispondi|Quota
  • #12Ronde88

    Penso che i videogiochi ci permettano di vivere esperienze che non oseremmo mai affrontare nella vita reale, sono tane dove poter fare cio che nella vita reale non ci è permesso. Quando giochiamo ad un gioco di guerra dovremmo porci questa domanda: e se forre vero? e se fosse una situazione reale? ci accorgeremmo che non sarebbe così divertente. Insomma ci sono un infinità di giochi violenti, ma nessuno si sogna di impugnare un coltello e andare in giro a sterminare i passanti come in GTA (o almeno lo spero!), anzi dovrebbero sviarci dal compiere atti del genere. Quando il TV sentiamo di giovani che compiono certe follie spesso i giornalisti atribuiscono la colpa ai videogiochi, se fosse vero allora tutti dovremmo comportarci allo stesso modo dato che tutti giochiamo! la verità è un altra dunque. Credo che sarebbe un errore eliminare i giochi violenti, alcuni ci mettono di fronte a dei fatti che ci possono aprire gli occhi. Ecco come la penso io. Ciao a tutti!!!

    13 Giu 2008, 2:58 pm Rispondi|Quota
  • #13Jack

    Sono daccordo con LucaM… Quando torni a casa stanco morto dal lavoro e magari anche arrabbiato, cosa c’e’ di meglio che sfogarsi su qualche videogioco violento invece di sfogarsi violentemente nella vita reale?
    I videogiochi sono un antistress per eccellenza… riesci a staccarti dal mondo reale e magari a non pensare ai problemi che hai per una mezz’oretta al giorno. Fa solo bene!!! 🙂

    16 Gen 2009, 3:23 pm Rispondi|Quota
  • #14Jerryunwip

    Знаете ли вы?
    Герои украинского сериала о школьниках с трудом изъясняются по-украински.
    Самцы косатки, обитающие в Британской Колумбии, всю жизнь живут с мамой.
    Видеоигру с простейшей графикой называли и шедевром, и троллингом.
    «Голова крестьянина» хранилась в доме у немецкой актрисы.
    Андрогинный псевдоним не спас автора от расшифровки.

    [url=http://arbeca.net/]arbeca[/url]

    24 Giu 2020, 1:35 pm Rispondi|Quota
  • #15KkeiuVGGzWSQV

    613153 504514What is great respecting is dealing with instead of depending on. 573589

    28 Ott 2021, 6:27 am Rispondi|Quota
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