Foto che mostra varie immagini del logo di Google Chrome

Google Chrome, arriva la navigazione in incognito automatica?

Quella della navigazione in incognito è una feature integrata in tutti i principali browser attualmente sulla piazza. Tale funzione consente di aprire qualsiasi pagina web senza che l’indirizzo venga memorizzato all’interno della cronologia evitando inoltre che vengono generati cookie e che possano essere salvati informazioni riguardanti l’utente sui server dei siti che vengono vistati. La navigazione in incognito risulta in sostanza una funzionalità utile a molti e probabilmente è proprio per questo che in futuro in Google Chrome potrebbe essere possibile servirsene in modo del tutto automatico senza doverla attivare manualmente.

Foto che mostra varie immagini del logo di Google Chrome

A svelare le presunte future intenzioni del colosso delle ricerche in rete è stato un brevetto recentemente emerso online, depositato da Google presso l’USPTO nel 2011 ed approvato dall’ente nel 2013.

Google Glass: fine della fase sperimentale, ora si fa seriamente

Se c’è stato un momento in cui in molti hanno cominciato ad avere non pochi dubbi riguardo il futuro dei Google Glass a quanto pare a partire dal prossimo 20 gennaio le cose saranno diverse, molto diverse. Infatti, il 19 gennaio terminerà definitivamente la fase sperimentale degli occhiali per la realtà aumentata di Big G che a partire dal giorno seguente andranno dunque ad avviarsi verso la commercializzazione vera e propria.

Foto che mostra Sergey Brin che indossa i Google Glass

A render nota la cosa è stata la stessa società di Mountain View mediante la pubblicazione di un apposito annuncio sulla pagina ufficiale del programma Google Glass presente su Google+. Mediante tale post i responsabili hanno lasciato chiaramente intendere come la chisura del programma di sperimentazione vada intesa come un passo avanti necessario, come un punto di arrivo oltre il quale avrà inizio un nuovo capitolo.

Immagine che illustra il funzionamento delle nuove funzionalità di traduzione dell'app Google Traduttore per Android e iOS

Google Traduttore integra Word Lens e traduzione vocale

Le indiscrezioni riguardo l’impegno di Google nello sviluppare una tecnologia per effettuare traduzioni in tempo reale che da qualche giorno a questa parte avevano cominciato a circolare in rete non erano infondate. A dimostrarlo è stato l’aggiornamento dell’app Google Traduttore per Android e iOS reso disponibile proprio nel corso delle ultime ore.

Immagine che illustra il funzionamento delle nuove funzionalità di traduzione dell'app Google Traduttore per Android e iOS

L’applicazione Google Traduttore ha infatti ricevuto un nuovo importante update che va ad introdurre due nuove funzionalità studiate per rendere tale strumento ancor più potente e versatile. L’aggiornamento introduce infatti la possibilità di effettuare traduzioni inquadrato una qualsiasi scritta e quella di attivare la traduzione vocale.

Immagine che mostra uno dei primi prototipi di Google Glass risalente ad un brevetto del 2011

Google Glass, un brevetto del 2011 svela uno dei primi prototipi

Nei giorni scorsi è stato reso pubblico un brevetto depositato da Google nel 2011 presso l’USPTO e relativo ai Google Glass. Nel brevetto viene descritto uno dei primi prototipi del dispositivo.

Immagine che mostra uno dei primi prototipi di Google Glass risalente ad un brevetto del 2011

Ciò che salta subito all’occhio osservando le immagini incluse nella documentazione e di cui una annessa al post è senza ombra di dubbio il design totalmente differente dei Google Glass rispetto a quello che invece è stato adottato ed è attualmente in uso.

Foto che mostra il logo di Google su un edificio

Google lavora a una tecnologia per traduzioni in tempo reale

A quanto pare Google non ha alcun intenzione di stare a guardare Microsoft ed il suo Skype Translator ed al fine di offrire ai suoi utenti una risorsa degna di nota per traduzioni in tempo reale dei dialoghi tra più interlocutori in linguaggio naturale in un futuro non molto lontano provvederà a rendere disponibile un sistema di questo tipo nell’app Gogole Traduttore per Android.

Foto che mostra il logo di Google su un edificio

La tecnologia sfruttata da Google per le traduzioni in tempo reale troverebbe il suo punto di forza dalla diffusione in ambito mobile rivelandosi dunque una soluzione ben più vantaggiosa rispetto a Skype Translator. Infatti, stando a quanto dichiarato dal direttore della piattaforma Macduff Hughes Google Traduttore è attualmente installato in oltre cento milioni di telefoni in tutto il mondo e con un semplice update potrebbero disporre della tecnologia in questione.

Foto che mostra il logo di Google sull'ingresso di un edificio

Google potrebbe diventare operatore di telefonia mobile

Di operatori di telefonia mobile ce ne sono molti, forse anche troppi. Ciononostante Google ha intenzione di far valere il suo buon nome anche in tale campo andando dunque a far concorrenza ai carrier attualmente presenti sulla piazza e raggiungendo nuovi utenti mediante una soluzione che va parzialmente a discostarsi dal web.

Foto che mostra il logo di Google sull'ingresso di un edificio

Stando infatti a quanto riportato dal Wall Street Journal proprio nel corso delle ultime ore sembrerebbe che Google si stia muovendo per attivarsi nel campo della telefonia mobile e che ben presto negli Stati Uniti potrebbe lanciare una nuova compagnia telefonica.

Foto del logo di YouTube

YouTube sta per introdurre il supporto ai video a 360 gradi

Dopo l’introduzione della riproduzione a 60 fps per i video HD e Full HD su YouTube è in arrivo un’altra piccola grande rivoluzione che di certo saprà fare ben felici molti degli utenti che ogni giorno si trovano a bazzicare tra i meandri della celebre piattaforma di video sharing.

Foto del logo di YouTube

Stando infatti a quanto emerso proprio nel corso delle ultime ore ben presto YouTube supporterà i video a 360 gradi. A confermare la cosa è stato un portavoce di Google alla redazione di The Verge parlando dell’introduzione ufficiale dei video panoramici nel giro di qualche settimana.

Foto della barra di ricerca di Google Search

Google, i testi delle canzoni nei risultati di ricerca

A tutti è capitato almeno una volta di voler conoscere i testi delle canzoni per cercare di comprendere il significato o magari per poterle cantare senza problemi durante l’ascolto. Sino ad oggi per poter fare ciò era necessario appellarsi ai motori di ricerca digitando il titolo seguito dalla keyword “testo” e selezionando uno dei link mostrati nella SERP ma d’ora in avanti grazie a Google le cose cambieranno, e non poco.

Foto della barra di ricerca di Google Search

A breve, infatti i testi delle canzoni potranno essere ricercati e visualizzati direttamente nelle pagine dei risultati di ricerca di Google. Al momento, così come solitamente accade in concomitanza dell’arrivo di novità inerenti la SERP, si tratta ancora di una funzionalità destinata a pochi eletti ma nel corso dei prossimi giorni potrà essere sfruttata da tutti senza problemi.

Immagine che mostra il logo di YouTube

YouTube, i video possono essere trasformati in GIF animate

Chi considera le GIF animate, croce e delizia del web anni ’90, ormai vecchie e superate si sbaglia di grosso, almeno secondo Google. Il team alle spalle di YouTube sembra infatti voler dare il proprio contributo per poter concedere nuova gloria ad un formato dato ormai per deprecato.

Immagine che mostra il logo di YouTube

Nel corso delle ultime ore è infatti apparsa su YouTube una nuova funzionalità che offre all’utente la possibilità di condividere video sotto forma di GIF animate. Quindi adesso oltre che tramite codice embed, tramite email e mediante servizi social gli utenti hanno la possibilità di condividere il filmato anche attraverso la creazione di una GIF che ne riassume i contenuti.

Immagine che mostra il design dei Google Glass 2 presente in un brevetto Google

Google Glass 2, un brevetto svela come potrebbero essere

Sulla base di un nuovo brevetto depositato da Google è stato possibile apprendere alcune delle caratteristiche che ci si potrebbe aspettare dai Google Glass 2, un nuovo modello degli occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete probabilmente in arrivo nel 2015.

Immagine che mostra il design dei Google Glass 2 presente in un brevetto Google

Il brevetto mette ben in risalto alcuni importanti cambiamenti in fatto di design quali un corpo più sottile, leggero ed accessibile. Tali cambiamenti potrebbero aiutare i tanto chiacchierati occhiali ad essere ancor più apprezzati ed accettati dall’utenza di tutto il mondo.

Foto del logo di Google online

Google vuole garantire più sicurezza online ai bambini

La sicurezza online ed in particolar modo quella dei bambini è praticamente da sempre uno degli argomenti maggiormente discussi. Google di questo ne è ben consapevole ed al fine di fornire un maggior grado di sicurezza agli internauti ha fatto sapere che provvederà a perfezionare ulteriormente i suoi strumenti in modo tale da garantire che la navigazione e l’accesso alle informazioni online siano privi di rischi per gli utenti, più di tutti gli under 13.

Foto del logo di Google online

A render nota la cosa è stato Pavni Diwanji, vice president of engineering, mediante una dichiarazione rilasciata alle pagine del sito USA Today. Pavni Diwanji ha fatto sapere che Google si concentrerà su servizi come il motore di ricerca, lo streaming dei video su YouTube e l’accesso a internet con Google Chrome al fine di rendere tali strumenti ancor più affidabili per i bambini.

Nexus 9, disponibile una versione con pulsanti migliorati?

Nel corso degli ultimi giorni ha fatto capolino su Reddit un interessante messaggio di un utente accompagnato da un accattivante scatto. Stando a quanto condiviso dall’utente si apprende che Google ed HTC hanno ben pensato rendere disponibile una nuova versione del tablet Nexus 9 che diversamente da quella già nota presenterebbe un notevole miglioramento in fatto di design dei pulsanti.

Foto dei pulsanti laterali della nuova versione di Nexus 9

Oggi è arrivato il mio nuovo Nexus 9. È stato prodotto la scorsa settimana, spedito venerdì da Taiwan e arrivato oggi. È il sostituto di quello acquistato in precedenza ma difettoso, con problemi di luminosità e pulsanti praticamente impossibili da premere. Come potete vedere questo difetto è stato risolto.

Foto di una donna che indossa i Google Glass

Google Glass, il prossimo modello avrà un chip Intel

Al momento non vi sono ancora notizie certe ma stando a quanto riportato dal Wall Street Journal nel corso delle ultime ore pare proprio che sarà Intel a fornire il processore che andrà ad alimentare il prossimo modello dei Google Glass, previsto in uscita durante il 2015.

Foto di una donna che indossa i Google Glass

La mossa in questione sarebbe parte di una ben più ampia strategia che recentemente ha visto Intel al lavoro per entrare nel segmento degli indossabili. Infatti, sul Wall Street Journal si legge: “Intel ha preso di mira gli indossabili con prodotti che comprendono un processore x86 particolarmente piccolo, chiamato Quark, un minuscolo circuito per dispositivi wereable denominato Edison e un chip chiamato SoFIA che combina un processore con comunicazioni cellulari”.

Immagine che mostra il logo di Google Chrme

Google Chrome, a 64-bit anche su Mac

Dopo una lunga ma fortunatamente non interminabile attesa Google Chrome è stato finalmente aggiornato ai 64-bit anche per Mac. La versione 39 di Chrome, specificatamente la relase 39.0.2171.65, supporta infatti i processi a 64-bit di OS X e promette di essere decisamente ben più efficiente nella gestione della memoria andando inoltre a risolvere eventuali incompatibilità con alcune applicazioni web. Grazie a tale novità gli utenti Mac potranno anche superare alcune noiose incompatibilità di Chrome come ad esempio la non completa integrazione di Java a 64-bit.

Immagine che mostra il logo di Google Chrme

A render nota la buona nuova è stata Google stessa mediante la pubblicazione di un apposito post sul blog ufficiale di Chrome che sancisce l’importante aggiornamento del browser rimasto una delle ultime applicazioni a 32-bit per Mac.