Google Translator Toolkit, un nuovo modo di tradurre secondo Google

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Se avete bisogno di tradurre spesso dei testi, sia che si tratti di lavoro che di necessità personale, Google mette a disposizione dei propri utenti un nuovo prodotto.

Si tratta di Google Translator Kit, un applicazione on-line lanciata da Google che aiuta nella traduzione dei testi in una gran varietà di lingue differenti.

A differenza dell’oramai noto Google Translator, il nuovo prodotto lanciato dalla Google consente di tradurre direttamente i file presenti sul proprio pc, facilitando notevolmente l’utente nell’operazione, evitando ad esempio il passaggio del copia e incolla.

Google Translator Kit rappresenta dunque una vera e propria suite per la traduzione.
Infatti, utilizzando il toolkit è possibile caricare file in vario formato quali HTML, Microsoft Word, RTF, OpenDocument Text e Plain Text doc per poter effettuare un operazione di traduzione diretta. Tuttavia l’unica pecca sta nel fatto che è possibile caricare file fino ad un massimo di 1 MB.

Google Knol disponibile anche in Italiano

Qualche mese fa abbiamo segnalato una nuova applicazione by bigG, Google Knol, che si è proposta come una versione remunerativa di Wikipedia.

Ritorno sull’argomento per segnalare la nascita, in sordina, di versioni localizzate in Francese, Tedesco, Spagnolo e Italiano.

E’ nato Knol: come Google è entrato nel mondo delle enciclopedie Web

Qualche tempo fa fece molto trambusto in rete la notizia proveniente da Mountain View del lancio imminente di un servizio innovativo in grado di competere con l’ enciclopedia web per antonomasia, Wikipedia.
Il nome del servizio è Knol, ed è stato lanciato ufficialmente proprio in questi giorni.
Si tratta di un’ enciclopedia che ha alla base un’idea di collaborazione remunerativa (e non libera come in Wikipedia).

Mi spiego meglio. In pratica, come in Wikipedia, chiunque può partecipare e scrivere articoli riguardanti i più svariati argomenti, con la differenza che può anche decidere di inserire annunci adsense nelle proprie pagine e quindi guadagnare con propri articoli.
Il concetto di “conoscenza collaborativa” alla base di Wikipedia lascia quindi il posto ad un sistema in cui al centro si pone l’autore con le sue conoscenze, per una diffusione del sapere sostanzialmente diversa e probabilmente più curata ed approfondita.