Microsoft e Skype: l’acquisizione è definitivamente completata

Microsoft ha completa l'acquisizione, Skype adesso è tutta sua

L’annuncio è ufficiale: Microsoft ha finalmente portato a termine il processo di acquisizione di Skype per un valore pari a 8,5 miliardi di dollari.

L’acquisizione, quindi, dopo ben 5 mesi dal primo annuncio e dopo aver ottenuto il via libera prima dall’organizzazione antitrust statunitense e poi, dopo alcuni intoppi, anche da quella europea è stata finalmente effettuata con successo.

Restano ancora alcune revisioni locali al fine di concludere formalmente il passaggio di consegne ma comunque sia l’acquisizione è a tutti gli effetti completata.

Microsoft può acquistare Skype, via libera dalla UE

Via libera dalla UE, Microsoft può ora procedere all'acquisto di Skype

Nella giornata di ieri ha avuto fine la vicenda relativa alla volontà di Microsoft di procedere all’acquisto di Skype e all’eventuale blocco della procedura, mediante appello alla Commissione europea, voluto da Messagenet.

Proprio nelle ultime ore, infatti, la Commissione UE ha dato il via libera all’acquisto di Skype da parte di Microsoft dichiarando che l’operazione in questione non impedisce in maniera significativa la concorrenza in quello che è lo spazio economico europeo.

Nel dettaglio, la Commissione europea ritiene che non vi sia alcun tipo di problema sul fronte della concorrenza, come invece denunciato da Messagenet, considerando che nel campo della videocomunicazione operano, allo stato attuale delle cose, un vasto insieme di aziende tra cui, ad esempio, anche Google.

Un’azienda italiana vuole bloccare l’accordo tra Microsoft e Skype

Messagenet, un’azienda milanese molto attiva nel campo del VoIP e della comunicazione online, si è rivolta alla Commissione Europea per bloccare l’accordo Microsoft-Skype, o quanto meno per renderlo meno penalizzante nei confronti degli operatori di terze parti che potrebbero vedere il loro mercato frenato da una possibile integrazione di Skype in Windows 8.

La clamorosa notizia arriva dopo che le autorità statunitensi hanno dato il loro OK all’acquisizione di Skype da parte di Microsoft per 8,5 miliardi di dollari. Le autorità del vecchio continente, invece, si pronunceranno solo il prossimo 7 ottobre, ed è per questo che Messagenet sta tentando di far valere le sue ragioni in un’operazione Davide contro Golia che pare fra le più azzardate degli ultimi anni.

Windows Live Wave 5: Skype integrato in Messenger?

Il sito “Liveside” ha fatto un’interessante scoperta riguardante la versione di Messenger che sarà integrata in Windows Live Wave 5, la nuova suite di software e servizi del mondo “Live” che il colosso di Redmond dovrebbe rilasciare in concomitanza con Windows 8 (o quasi).

Analizzando le icone della nuova versione Web di Messenger (arrivate al sito non si sa come), si noterebbero delle “telecamerine” verdi, gialle e rosse (delle icone di stato, dunque) che lascerebbero pensare ad un sistema di videochat online integrato nel servizio di messaggistica di casa Microsoft.

Microsoft compra Skype, spiazzati Google e Facebook

Fino ad alcuni giorni fa erano due i pretendenti chiave per l’acquisto di Skype, il famoso client VoIP popolarissimo in tutto il mondo. È notizia di oggi l’entrata più che decisa di Microsoft per l’acquisizione dell’azienda Skype Technologies per una cifra compresa tra i 7 e 8 miliardi di dollari.

Dopo l’accordo e la partnership con Nokia, il colosso di Redmond si prepara ad un altro grande colpo spiazzando Google e Facebbok, i quali, secondo voci di corridoio, erano in trattativa già da diverso tempo. Kara Swisher, del All Things Digital, riporta: “l’accordo tra Skype e Microsoft è effettivamente svolto, domani mattina saranno annunciati ulteriori dettagli e confermata l’acquisizione“.

Questa mossa di Microsoft è molto coraggiosa, si tratta del più grande “colpo” messo a segno in più di tre decenni di esistenza. Per Steve Ballmer, amministratore delegato dell’azienda fondata da Bill Gates, internet è un campo da battaglia fondamentale per Microsoft, un’azienda che genera la maggior parte dei suoi profitti dai sistemi operativi Windows e dai software Office.