Nessuno pagherà per avere un programma “inscatolato” quando, a costo zero, saranno disponibili molte più risorse sul Web. Quando il fondatore di
Wikipedia, Jimmy Wales avanzava questa ardita ipotesi,
cinque anni fa, molto probabilmente lo zio Steve Ballmer era impegnato a togliarsi i peli dalle orecchie.
Oggi, però, i crudi numeri hanno messo il nostro amato cugino primate con le spalle al muro. Encarta, la tanto famosa e celebrata enciclopedia virtuale di casa Microsoft, si avvia infatti verso una mesta chiusura. Un tramonto che la coinvolgerà sia nella sua incarnazione Web (su MSN), che in quella “inscatolata” a cui si faceva prima riferimento (“Student” e “Premium”).
La motivazione ufficiale di questa mossa è che “il mondo delle enciclopedie si è evoluto, così come il modo con il quale gli utenti ricercano le informazioni, che è profondamente diverso rispetto a quello degli anni passati“. Un alquanto imbarazzante giro di parole per dire che Wikipedia ha vinto.