EventSync, sincronizzare il calendario di Facebook con iCal

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Man mano che la nostra rete cresce è sempre più difficile riuscire a organizzare tutte le piazze virtuali che frequentiamo. In particolare se utilizziamo i social network come principale forma di comunicazione, spesso capiterà di stabilire impegni ed eventi.

Facebook prevede un sistema interno di organizzazione degli eventi a cui avete deciso di partecipare, questo però crea spesso confusione, dal momento che probabilmente già utilizziamo un’agenda come Google Calendar o iCal sul Mac. In questo caso capiterà spesso di dimenticare di aggiornare a mano il nostro calendario principale, rischiando così di perdere l’evento.

Per quanto riguarda Google Calendar e iCal la soluzione già è a portata di tutti potendoli semplicemente sincronizzare, così che siate certi di avere i vostri calendari sempre aggiornati. Con Facebook invece ancora c’è qualche problema. Una soluzione valida è rappresentata da EventSync, una semplice applicazione che fa a dovere il suo lavoro.

PhotoTagger, riconoscimento facciale per facebook esce dalla fase beta privata

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Su quest’applicazione di facebook geekissimo si è già espresso qualche mese fa, trattandosi però di una fase beta, pochi di voi avranno potuto provare le potenzialità di questo servizio. L’applicazione, consente di taggare le foto caricate su facebook, mediante un sistema di riconoscimento facciale automatizzato. In questo modo, potrete caricare delle immagini, senza preoccuparvi (o quasi) di taggare i vostri amici presenti nella stessa.

L’applicazione si chiama Photo Tagger ed è appena uscita dalla fase beta privata, quindi, adesso, anche voi potrete usarla tranquillamente, senza attendere code interminabili di richiedenti. L’applicazione, è stata sviluppata da quelli di face.com, che hanno una certa esperienza nel campo di riconoscimento dei volti.

Ancora spam su Twitter

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Il fenomeno dello spam è vecchio quanto il web si sa, ma adesso sta raggiungendo proporzioni preoccupanti. Le considerazioni macroscopiche ritengono che lo spam sia una delle principali cause se non la principale, di saturazione della rete. Ogni giorno milioni di email di spam vengono inviate e ricevute.

Lo spam sulle caselle di posta sta soffrendo periodi cupi grazie ai filtri antispam sempre più sofisticati e precisi, ma sta trovando nuova vita nei social network. Al momento infatti se avete una discreta attività su Facebook, ma soprattutto su Twitter avrete certamente già ricevuto delle @reply che non riconoscete e che vi invitano a visitare questo piuttosto che l’altro sito.

Se sia da considerarsi spam anche l’attività che molti accounts fanno, di seguire in massa quantità enormi di utenti ogni giorno, al solo scopo di essere seguiti a loro volta e poter vantare, ammesso che sia da vantare, numeri stratosferici di followers. Per quanto fastidioso lo spam è in ogni caso innocuo in se per se e capita di non preoccuparsene.

La classifica delle fonti più influenti su Twitter

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Come abbiamo più volte ripetuto, Twitter ha fondato il suo grande successo sull’ampia libertà d’azione che ha offerto ai suoi utenti, i quali nel tempo hanno contribuito con prassi, sintassi e dinamiche sociali autogestite, alla diversificazione di Twitter, trasformandolo di volta in volta in un servizio differente.

Una delle grandi conquiste della community è il ReTweet, iniziato come manifestazione spontanea e recentemente adottato ufficialmente da Twitter. Il ReTweet di per se già comporta una diversificazione nei suoi utilizzi e significati. Con questo post vogliamo mettervi di fronte uno dei suoi aspetti di maggior successo.

La pratica del ReTweet fra le varie cose, ha reso Twitter un ottimo sito di news tracking, più precisamente Tweetmeme, sfruttando le agevoli API di Twitter ha creato una web-app di terza parte, che opera il conteggio dei ReTweet che contengono uno stesso link e stila una classifica. Semplificando, considera i ReTweet come voti, dei digg che determinano la popolarità o meno di quel link.

Sing Ring: il karaoke via cam da Virgilio

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Un grande evento milanese ha accolto Sing Ring, ovvero il karaoke come non lo abbiamo mai visto. Ospiti illustri  (a partire da Franco Bernabè, amministratore delegato di Telecom Italia, fino al noto showman Nicola Savino) hanno svelato al pubblico presente il nuovo servizio Sing Ring che è ora online sul portale Virgilio.

Il nuovo servizio Sing Ring, innanzitutto, mette a disposizione legalmente in rete un milione di testi musicali italiani e stranieri. Fin qui nulla di assolutamente inedito perché molti sono i siti che mettono a disposizione i testi delle canzoni. Ecco però la vera novità: i testi più popolari sono fruibili in modalità sincronizzata con i brani musicali, per trasformare Sing Ring in un vero e proprio video karaoke online, ad oggi con più di trecentocinquanta canzoni da scegliere. A seguire una gallery dell’evento e un video dimostrativo di Sing Ring.

Una grave distrazione di Facebook diventa un pericolo per gli utenti

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Da qualche mese a questa parte ci siamo abituati senza rendercene conto, ai primi fenomeni di spam su Facebook. Più volte utenti fasulli hanno diffuso worm all’interno del sistema che nei casi più gravi hanno danneggiato gli account degli utenti. I numeri in gioco sono ovviamente la debolezza del sistema, controllare l’attività di 325 milioni di utenti è un’impresa ardua per qualunque filtro anti-spam e sistema di sicurezza.

La sicurezza informatica del resto, non è solo frutto di filtri anti-spam, antivirus e intelligenze artificiali. Le fondamenta della sicurezza informatica sono le buone pratiche, gran parte delle intrusioni avviene per errori umani, leggerezze dalle quali le aziende troppo spesso si lasciano tentare, mettendo in pericolo il proprio sistema e dunque il loro business.

Da un social network dell’importanza di Facebook ci si aspetterebbe un comportamento vigile a riguardo, fino a fiorare il paranoico volendo. Invece Facebook offre a spammers e scammers di ogni sorta una via privilegiata per infettare con pochi click infiniti network, il tutto a causa di una cattiva pratica.

Ci riferiamo ai gruppi di Facebook, una delle applicazioni più utilizzate e che tutti gli utenti conoscono bene. Ogni giorno probabilmente riceverete un numero elevato di notifiche da amici e non che vi invitano ad entrare in un gruppo piuttosto che un altro, e a seconda del vostro “carattere facebook”, accettate tutti, selezionate, ignorate a prescindere.

Balloons, il social network mobile non direzionale

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Vi starete chiedendo che sarà mai un social network non direzionale, niente di che, semplicemente un modo come un altro per complicare le cose utilizzando nuove parole. Polemiche a parte, Balloons è un progetto davvero carino che, in qualche modo, porta con se il vecchio spirito con cui la chat si è alimentata e cresciuta, ovvero la voglia di instaurare nuove connessioni.

Tramite Balloons infatti sarete in grado di inviare un messaggio con una foto, in forma di pallone, a spasso per il social network dell’applicazione. Funziona in questo modo:

scaricando l’applicazione gratuita Balloons Lite(iTunes link), potrete inviare palloni nel cielo, lo stesso concetto del messaggio nella bottiglia, ma con palloni virtuali pieni d’elio al posto della bottiglia e il cielo al posto del mare. Sfruttando i servizi di localizzazione dell’iPhone, Balloons fa muovere virtualmente ed in balia del vento (casualmente) il vostro pallone dal momento in cui l’avete lanciato, per tutto il globo. Quando un utente che si trova nelle vicinanze del vostro pallone, utilizza la seconda funzione di Ballons, “Catch a Balloon” (afferra un pallone), fra le possibilità ci sarà il vostro messaggio.

La crescente importanza politica dei social network

Grazie ad un’osservazione di Mashable è stato calcolato il tasso di crescita di Facebook in termini di utenti per giorno. La statistica non è delle più accurate, si basa su una semplice media fatta per l’anno 2008 considerando i dati di Facebook, ma restituisce ugualmente le dimensioni macroscopiche di questo fenomeno, che ormai ha lasciato la gabbia della rete ed è entrato nella cultura di massa.

Al momento il numero di utenti di Facebook è stimato sull’essere maggiore di 325 milioni di utenti, se fosse uno Stato sarebbe uno dei maggiormente popolati al mondo. Considerando i dati dal 26 Agosto 2008 al 6 Novembre 2009 si calcola che Facebook aggiunge ogni giorno poco meno di 500.000 utenti.

Come Mashable giustamente fa notare il tasso di crescita in termini di utenti per giorno è ancora più impressionante se lo si considera fra i mesi di Luglio e Settembre 2009. In questo caso infatti si raggiunge un tasso di crescita pari a 793.650 utenti al giorno, una crescita quasi difficile da immaginare e sulla quale ogni proiezione risulta essere puramente speculativa data l’eterogeneità del target.

Quello che Mashable risparmia e noi non risparmieremo è un piccolo calcolo scientificamente insignificante, ma che aiuta a visualizzare le proporzioni di questo fenomeno. Se si considera il tasso di crescita medio dell’anno 2008, ovvero 500.000 utenti al giorno, e si immagina che questo tasso di crescita si mantenga costante per i prossimi 3 anni, ignorando dunque la tendenza crescente prima osservata ed eventuali considerazioni sulla sostenibilità di questo ritmo, si giunge ad un dato impressionante.

Twitter integra ufficialmente i ReTweet

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In questi giorni Twitter sta introducendo numerose novità che vanno a “complicare” o “completare”, le funzioni di questo social network, che giorno dopo giorno guadagna maggiore popolarità e si sta affermando come uno dei principali centri della rete.

Il ReTweet è semplice nella sua sostanza. E’ una sintassi che gli utenti hanno inventato e che in breve tempo sì è affermata in tutta la community. Quando un utente legge un tweet che gli interessa e che gli piacerebbe diffondere fra i propri followers, retweetta quel messaggio, ovvero lo copia integralmente aggiungendo “RT” all’inizio del messaggio e una @reply all’utente che ha originato il tweet.

Finora questa pratica non è mai stata ufficialmente accolta da Twitter, anche se ormai la maggior parte delle applicazioni di terze parti, i client che tanto hano contribuito al successo di Twitter, includevano fra le loro funzioni quella di ReTweet, compilando in automatico la sintassi necessaria.

Facebook Dislike, un plugin per dichiarare cosa non ci piace sul social network più noto della grande rete

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E’ oramai da tempo che su Facebook, abbastanza di frequente, appaiono numerose richieste da parte dei suoi utilizzatori al fine di vedere affiancato al celebre comando “Mi piace” ciò che ad esso dovrebbe contrapporsi, un comando di disapprovazione, il fatidico “Non mi piace”.

Nonostante le lamentele generali, ad oggi, il noto social network non sembra aver ancora preso in considerazione le proposte fatte dagli utenti, i quali, seppur quasi rassegnati all’idea di non poter esprimere la propria disapprovazione, continuano a non demordere, speranzosi che Facebook accolga la proposta fatta a gran voce.

Infatti, se il social network numero uno proprio non vuole saperne di includere un nuovo comando, ciò non significa che l’idea debba essere totalmente abbandonata e messa da parte.

Digg introduce i Trending Topics

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Fra i servizi web più attivi del momento, in termini di aggiornamenti e novità, c’è Digg. Abbiamo più volte trattto degli importanti aggiornamenti di Digg e veniamo a voi con questo ulteriore segno della sua trasformazione.

Digg ha visto tempi migliori di quelli che sta attualmente vivendo. Il traffico in entrata è purtroppo drasticamente calato da quando sulla scena hanno fatto la loro comparsa servizi di micro-blogging, come Twitter per intenderci, i più tradizionali servizi di tracking delle news hanno subito un duro colpo.

L’attenzione degli utenti sempre maggiormente si sposta su questo nuovo modo di fare social network, abbandonando progressivamente il modello di condivisione di Digg. Nonostante ciò lo staff di Digg non crede sia ancora detta l’ultima parola e si sta dando da fare per fare entrare il social network in questa nuova era del web.

Prima con novità sul fronte degli Ads e della moentizzazione del servizio, col quale Digg ha attirato un buon numero di investitori ed è riuscito a dare nuova linfa alle sue casse. Grazie a questa manovra Digg ha potuto procedere all’introduzione di funzioni proprie del micro-blogging, tentando in questo modo di guadagnare un nuovo charme.

Twitter introduce il suo terzo linguaggio

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Twitter il social network dai 140 caratteri che sta lentamente, ma non troppo, conquistando una buona fetta della rete continua nel favorire la sua espansione facilitando l’accesso dell’utenza. Dopo aver introdotto la lingua giapponese, preso accordi con compagnie telefoniche indiane ora introduce la terza versione in lingua del suo portale, più precisamente, Twitter in spagnolo.

L’annuncio della presenza di una nuova opzione nei Settings è stato fatto tramite il blog ufficiale di Twitter. Nel messaggio, completamente in spagnolo, sono in primo piano i ringraziamenti a tutti i volontari che hanno contribuito alla sua traduzione, quindi l’annuncio:

[…] Twitter está ahora oficialmente disponible en español.