Google Chrome, restyling in vista per la pagina Nuova Scheda

Google Chrome, restyling in vista per la pagina Nuova Scheda

Google Chrome, restyling in vista per la pagina Nuova Scheda

Google Chrome, il browser web del gran colosso delle ricerche in rete, prossimamente sarà soggetto ad un completo restyling che andrà a modificare del tutto, o quasi, le caratteristiche della pagina Nuova Scheda.

Ad annunciare le prossime ed interessanti modifiche alla versione desktop del browser web di mountain View è François Beaufort, da tempo appassionato al mondo Google e da poco parte integrante del gruppo californiano nel ruolo di Chromium Evangelist.

François Beaufort ha infatti pubblicato sul suo profilo Google+ uno screenshot (visualizzabile anche ad inizio post) che mostra le future novità.

Nello screenshot ciò che balza subito all’occhio è la presenza della barra di ricerca che va a replicare quella sulla homepage di Google e l’omnibox.

Google crea un fork di WebKit per Chrome, arriva il motore Blink

Google ha deciso di cambiare il motore che anima il suo browser. O meglio, ha deciso di prendere quello attuale, ritoccarlo come piace a lei e dargli un nuovo nome. Per dirla in maniera più tecnica, dunque, “big G” ha annunciato che creerà un fork di WebKit per tagliare i rami secchi dal progetto attuale e adattarlo alle esigenze sempre più importanti di Chrome.

IronCleaner, ovvero come velocizzare l’utilizzo di Google Chrome e non solo

Sicuramente in molti avranno avuto modo di notare il fatto che Google Chrome, il browser web reso disponibile dal gran colosso delle ricerche in rete, dopo un determinato periodo di tempo di utilizzo e, sopratutto, conseguenzialmente all’aumentare del numero delle pagine aperte inizia a perdere quelle che sono le sue effettive performance di caricamento.

Al fine di ovviare in maniera semplice e rapida a questo fastidioso inconveniente è però possibile ricorrere all’utilizzo di un apposito ed interessante programmino che, sicuramente, molti tra voi lettori di Geekissimo sapranno ben apprezzare.

Si tratta, nello specifico, di IronCleaner, un software totalmente gratuito, di natura open source ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit), che mediante un semplice e rapido click consente di pulire Google Chrome in maniera approfondita e velocizzarlo.

Questo sta quindi a significare che oltre a pulire la chache, ad agire sui file temporanei, sulla cronologia e sui cookie IronCleaner rimuoverà anche i tasti di scelta rapida, i dati relativi ai siti web e molto altro ancora.

Chrome 11, cosa fare se la nuova icona non viene visualizzata su Windows 7


Una delle novità di Chrome 11 più intriganti è stata sicuramente l’introduzione della nuova icona che ora caratterizza il browser di Google. Amato o odiata che sia, trovarsi una nuova icona sul desktop e nella taskbar fa comunque un certo effetto, e questo lo sanno bene gli utenti di Windows 7. Anzi, lo dovrebbero sapere.

Pare infatti che diversi utenti dell’ultimo sistema operativo di casa Microsoft abbiano riscontrato dei problemi a causa dei quali la nuova icona di Chrome non veniva visualizzata nella taskbar, nelle jumplist e/o sul desktop: rimaneva quella vecchia.

Per ovviare a questo problema, che ci crediate o no, bastano “due colpi” di prompt dei comandi. Se anche a voi la nuova icona di Chrome non viene visualizzata su Windows 7 e volete scoprire quali sono i comandi giusti, non dovete far altro che continuare a leggere e seguire le istruzioni riportate qui sotto.

4 estensioni fondamentali per Chrome su Ubuntu


La maggior parte degli utenti di Ubuntu usa Firefox come browser predefinito, è vero. Ma quei pochi che hanno deciso di abbandonare il navigatore del panda rosso per passare a Chrome, molto probabilmente, desiderano conoscere qualche strumento utile per ottenere il massimo dal loro nuovo browser.

Eccoci dunque qui pronti a proporvi un’interessante lista di 4 estensioni fondamentali per Chrome su Ubuntu nella quale troverete delle estensioni per Chrome realizzate con lo scopo di integrare il navigatore di Google con la distro Linux più popolare del mondo in maniera pressoché perfetta. Eccole tutte in dettaglio.

Chromify OSD – trasforma le (brutte) notifiche di Chrome su Ubuntu in modo che assumano lo stesso look di quelle predefinite del sistema. Purtroppo non funziona ancora con le notifiche di Gmail (dovrebbe farlo presto), ma per altre applicazioni online molto utilizzate (es. il client per Twitter Streamie) sì.

Flock, nuova versione basata su Chromium

Ormai sono tantissime le persone che, ammaliate dalla sua strabiliante velocità, hanno deciso di usare Google Chrome al posto di Firefox. Tra questi, però, non ci siamo solo noi utenti, ma anche qualche programmatore. Ad esempio, quelli di Flock, che hanno appena realizzato una versione del loro social browser basata su Chromium (il progetto open source che sta alla base di Chrome) anziché sul navigatore di Mozilla.

Quest’ultima, già reperibile sito ufficiale del programma sotto forma di beta pubblica, si presenta con un’interfaccia utente leggermente modificata rispetto a quella di Chrome ed integra (quasi) tutte le funzionalità “social” della versione “firefoxiana” del browser.

Ubuntu abbandona Firefox per Chromium? La “profezia” potrebbe avverarsi…

Un saggio diceva che l’amore è eterno solo finché dura. E a giudicare da quanto sta accadendo nel mondo Linux, ci aveva preso in pieno! Secondo le ultime notizie pubblicate da OMG! Ubuntu, anche l’apparentemente indissolubile legame fra Ubuntu Linux e Firefox starebbe, infatti, per raggiungere il capolinea.

Ad innescare la miccia la clamorosa decisione presa dagli sviluppatori dell’OS, che in un recente summit hanno stabilito che nella versione alpha 3 di Ubuntu 10.10 Maverick Netbook Edition, la nuova versione di Ubuntu disegnata su misura per i netbook (che debutterà il 28 ottobre prossimo), il browser predefinito non sarà più Firefox ma Chromium. Motivo della scelta, le migliori performance del browser su cui si basa Google Chrome rispetto a quello di Mozilla, ritenuto ancora troppo pesante per i netbook.

ChromiumOS Zero: Chrome OS, ma veloce, con le estensioni e aggiornabile

Chomium OS, la variante libera di Chrome OS, diventa più a misura di utente. L’hacker Hexxeh ha provveduto a prendere il sistema operativo di Google, aggiornarlo, introducendo il supporto alle estensioni, migliorarlo, rendendolo più veloce, e comprimerlo, in modo da farlo entrare in una penna USB da 1GB.

Signore e Signori, è nato ChromiumOS Zero, un sistema operativo gratuito che nessun geek può perdere l’occasione di provare. L’unico in grado – almeno per ora – di regalarci l’impressione di avere già tra le mani il tanto atteso sistema di “big G”.

Per utilizzare ChromiumOS Zero in modalità “live”, da una penna USB, occorre estrarre il file “ChromeOS-Zero.img” dall’archivio scaricato dal sito ufficiale del sistema operativo ed utilizzare il programma gratuito Image Writer. Si avvia il software, gli si dà in pasto il file immagine appena citato, si seleziona la penna USB come destinazione ed il gioco è fatto.

Google Chrome beta per Mac, ma niente estensioni

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Come abbiamo appena annunciato Google Chrome beta per Mac è finalmente disponibile per il download e molti di voi avranno sicuramente già scaricato il browser della grande G.

Per quelli di voi che avessero già provato le verisoni dev di Chromium, c’è una brutta notizia, se finora vi eravate abituati a testare le estensioni non appena uscite, nella versione beta di Google Chrome per mac, non sono supportate.

Nella pratica questo si realizza nel fatto che recandovi sulla galleria delle estensioni per Chrome di Google, vedrete il tasto Install tristemente grigio e disabilitato. Non è un vero e proprio impedimento, dal momento che se trovate il link al file .crx, ovvero il file di installazione dell’estensione, sarete ugualmente in grado di installare qualunque estensione desideriate.

Google Chrome continua a snobbare gli utenti Mac

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Google Chrome è ormai un browser conosciuto e diffuso, da oltre un anno è stato introdotto, dalla prima versione incredibilmente instabile a quelle che proviamo oggi, tanto da diventare per molti utenti il browser predefinito e probabilmente il futuro browser.

Gli utenti di cui stiamo parlando però sono utenti Windows, i fortunati a cui Google ha dedicato tanta attenzione, cosa ovviamente giustificata dai numeri. Ugualmente fortunati non sono gli utenti Mac e Linux, che ancora non vedono le loro versioni di Chrome paragonabili al livello di qualità raggiunto da Google Chrome per Windows.

Gli utenti Mac solo di recente hanno ricevuto una versione più o meno stabile di Google Chrome da poter utilizzare senza morire in preda alla frustrazione da bug. Sembrava, dagli annunci di Google, che con l’ultima versione per Mac Google Chrome sarebbe diventato un vero e proprio browser cross-platform, uguale per tutti.

Google Chrome: ecco i primi segni d’estensione

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Un documento apparso sul sito di Chromium, il progetto opensource dietro Chrome, mostra un esempio di estensione sviluppata per Google Chrome. Per il momento si tratta soltano di un user script che funge da esempio.

Per utilizzare le estensioni bisogna abilitarle, e quest’operazione non è proprio semplicissima. Infatti dobbiamo cliccare sull’icona di Chrome presente sul desktop, con il tasto destro e scegliere Proprietà.