Wikileaks, nuove rivelazioni sull’Italia e Berlusconi

Come preannunciato nella giornata di ieri, Repubblica e L’Espresso hanno cominciato a pubblicare nuove rivelazioni di Wikileaks riguardanti l’Italia e il suo Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. I nuovi cablogrammi (circa quattromila) riguardano le comunicazioni interne dell’ambasciata USA a Roma e si traducono in oltre 30.000 pagine di “documenti segreti che raccontano l’Italia e i suoi protagonisti” in maniera dura e cruda.

Tra le rivelazioni più “scottanti”, quelle contenute in una lettera dell’ex-ambasciatore americano in Italia Ronald Spogli (repubblicano, operativo sotto il governo Bush), che durante i suoi ultimi giorni di servizio (febbraio 2009) scrisse al neo-segretario di Stato USA Hillary Clinton definendo Berlusconi come un gaffeur affarista e l’Italia come un Paese in declino.

Wikileaks, presto nuove rivelazioni scottanti sull’Italia. Intanto è stato hackerato il sito del governo


Il rapporto fra Web e istituzioni italiane, notoriamente non fra i più idilliaci del mondo, sta vivendo ore di particolari turbolenze. Tutto è iniziato ieri pomeriggio, quando il sito governo.it è stato messo a dura prova da un attacco DoS che sembra essere stato messo in pratica dagli attivisti di Anonymous, il gruppo di hacker balzato agli onori della cronaca per aver mandato in tilt i siti di Mastercard e Visa nel periodo in cui le due aziende annunciarono il blocco dei conti di Wikileaks (a dicembre).

Ed è proprio Wikileaks l’altra “voce del Web” che sta mettendo in apprensione le già traballanti istituzioni del nostro Paese. In un’intervista rilasciata al TG3, il fondatore del sito, Julian Assange, ha svelato che “nelle prossime settimane, Wikileaks pubblicherà una grande quantità di nuovi scottanti documenti sull’Italia” citando apertamente casi di corruzione e scoop legati al mondo della politica e dell’economia.

Berlusconi vuole censurare Internet per favorire Mediaset, parla Wikileaks (aggiornato)


Berlusconi vuole la regolamentazione di Internet, lo sostenevamo noi in uno dei post più commentati nella storia di Geekissimo, lo sosteneva – a quanto pare – anche l’ambasciatore USA a Roma, David Thorne.

In un cablogramma datato 3 febbraio 2010 comparso ieri su Wikileaks, il diplomatico americano esprime tutta la sua preoccupazione per il tristemente famoso decreto Romani (adesso per fortuna decaduto), che viene definito come “una legge che darà la possibilità di bloccare o censurare qualsiasi contenuto” per favorire le imprese di Silvio Berlusconi rispetto alla concorrenza.

CableSearch, il motore di ricerca per visualizzare facilmente i documenti pubblicati da Wikileaks

Negli ultimi giorni, lungo l’intero web, è stata prestata particolare attenzione alla vicenda di Wikileaks e del suo fondatore Julian Assange, così com’è possibile notare dando uno sguardo alle apposite news ed informazioni pubblicate su Geekissimo ed accessibili cliccando qui.

Tuttavia, allo stato attuale delle cose, considerando le sempre maggiori ed inevitabili difficoltà relative alla possibilità di reperire documenti ed informazioni d’interesse girovagando in lungo e in largo per il web, uno strumento quale CableSearch potrebbe dunque rivelarsi estremamente utile.

CableSearch, infatti, altro non è che un pratico motore di ricerca mediante cui accedere facilmente a tutti i documenti reperibili direttamente su Wikileaks, andando quindi a scandagliare a fondo un databae che, ad oggi, conta all’incirca 1000 pubblicazioni.

Wikileaks, nuove rivelazioni sul caso Google-Cina


Mentre continuano a rincorrersi le voci sul destino del suo fondatore, Julian Assange (che è ancora ricercato da mezzo mondo), il redivivo Wikileaks ha pubblicato nuove interessanti indiscrezioni sul caso Google-Cina.

Un nuovo cablogramma “trafugato” dall’ambasciata americana a Pechino confermerebbe la responsabilità del governo cinese dietro gli attacchi hacker a Google dell’anno scorso, affidando un ruolo centrale nella loro ideazione a Li Changchun, sessantaseienne propagandista del regime di Hu Jintao che si sarebbe detto scandalizzato dagli articoli critici verso di lui rintracciati tramite Google.cn.

Che fine ha fatto Wikileaks?

Wikileaks è il sito più visitato e attaccato degli ultimi anni. In questi giorni è un sito che non riesce a trovare pace in rete. molti di voi sicuramente, stanno seguendo la storia di Wikileaks e del suo fondatore (foto sopra) che in questi giorni sta facendo discutere tutto il mondo. Sono tanti i documenti in possesso di Assange che verranno pian piano pubblicati e sono altrettanto tanti i documenti pubblicati in passato. Proprio per questo suo voler pubblicare documenti segreti, che Assange non sta passando giorni felici.

Il sito Wikileaks è la fonte principale, dove vengono pubblicati tutti i documenti dei vari stati. La nazione messa più in discussione da Assange, sono gli Stati Uniti. E sono proprio gli Stati Uniti, che secondo Assange stanno minando la stabilità del sito internet, con continui attacchi DDOS che hanno costretto molti provider a rifiutare il sito sui propri server. Ultimo di questi Amazon, come vi abbiamo già raccontato.

Wikileaks “cacciato” da Amazon


Com’era lecito attendersi dopo la pubblicazione dei documenti segreti USA, Wikileaks non sta godendo di vita facile. Il sito di Julian Assange è sotto attacco DDoS da diversi giorni (non si sa ancora bene da parte di chi) e ciò ha spinto i suoi responsabili a cercare delle soluzioni alternative.

Ieri, a seguito di un ennesimo attacco della portata di ben 10Gbit/s (insopportabile per chiunque), Wikileaks è stato spostato sui server di Amazon, sulla piattaforma di cloud computing Amazon EC2 per essere precisi, ma l’asilo non è durato molto.

Wikileaks Italia, ecco tutti i documenti segreti!

Qualche ora addietro, qui su Geekissimo, è stata prestata attenzione ad uno degli argomenti maggiormente discussi allo stato attuale delle cose: Wikileaks Italia.

In particolare, si è posto l’accento su tutto quanto concerne le opinioni delle autorità americane sugli attacchi hacker ricevuti da Google in Cina.

Tuttavia, le informazioni emerse dal sito web di Julian Assange, il giornalista che sta facendo tremare il mondo, fanno anche riferimento ad un insieme di sconcertanti rivelazioni riguardanti l’Italia, il “nostro” bel paese.